Ennesimo controllo a Cascina Belfuggito, identificate 38 persone
Sette provvedimenti di avviso orale notificati e una carabina ad aria compressa con ottica laser recuperata.
Controllo coordinato del territorio a Cascina Belfuggito: sette provvedimenti di avviso orale notificati e una carabina ad aria compressa con ottica laser recuperata.
Ennesimo controllo a Cascina Belfuggito
Alle prime luci dell’alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Lodi, con il prezioso contributo dei colleghi dell’Unità Cinofila di Casatenovo (LC), intervenuti con i cani Harry e Rakki, il primo specializzato nella ricerca di droga e l’altro nella ricerca di armi ed esplosivi, con il supporto aereo del 2° Nucleo Elicotteri di Orio al Serio (BG) a far da “vedetta” dall’alto, hanno predisposto l’ennesimo servizio di controllo all’interno della cascina Belfuggito di Sant’Angelo Lodigiano, sempre più oggetto di particolare attenzione operativa, giacché occupata da una popolazione “rom” che, oltre ad essere notoriamente avvezza alla consumazione di furti, è sempre in continua evoluzione numerica.
Controllo dei cani antidroga
Lo scopo del servizio, alla stregua dei precedenti, l’ultimo dei quali svolto a fine gennaio 2021, era sia di “censire” l’attuale popolazione presente negli appartamenti abusivamente occupati, sia di verificare l’eventuale presenza di refurtiva, droga o armi, motivo della presenza dei colleghi a quattro zampe. Ed è stato proprio grazie al fiuto di “Rakki”, che nascosta in un anfratto della cascina in assoluto stato di abbandono, è stata scovata una carabina ad aria compressa munita di ottica laser.
L’arma, di libera vendita, verosimilmente provento di un qualche furto, è stata sequestrata dai carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano, che l’hanno trattenuta in attesa di depositarla presso il competete ufficio corpi di reato del Tribunale di Lodi.
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Identificati 38 soggetti
Nel corso del servizio sono stati identificati in tutto trentotto soggetti, tra cui dieci minori. Gli adulti sono risultati tutti con precedenti di polizia in materia di reati predatori e a sette di loro, tutti dimoranti da più tempo in cascina, come il 50enne J.M., un vero e proprio capostipite con a carico un numero considerevole di reati, è stato notificato il provvedimento dell’“Avviso Orale” emesso dalla Questura di Lodi il 15 febbraio scorso su proposta dei carabinieri, con il quale gli interessati sono stati invitati a mutare condotta e a desistere dal commettere reati di qualsiasi natura, pena l’inasprimento del provvedimento che si tradurrà nella più incisiva sorveglianza speciale, una forma di controllo della libertà personale che verrebbe certamente assoggettata a maggiori divieti e restrizioni.