Bilancio di previsione 2019 per Lodi: Milanesi affonda "Totale assenza di prospettive"
Francesco Milanesi, di Lodi Civica: "Abbiamo in mente una città che ha voglia di giocare a viso aperto su tutti i campi, anche quelli più ostici."
"Il bilancio di previsione 2019 con il relativo documento di programmazione varati da questa giunta Casanova-Maggi assomigliano a un confronto sportivo con risultato fisso sullo zero a zero. Sembra che non si voglia rischiare più di tanto per non incappare in qualche situazione che non si saprebbe gestire. Insomma, un concentrato di azioni ordinarie, o poco più, che non lascia spazio a valide pianificazioni future che portino valore aggiunto alla città."
Commenta Francesco Milanesi di Lodi Civica
Bilancio di previsione 2019
"La tassa rifiuti per il secondo anno consecutivo è più alta per le famiglie, si persiste in un trattamento sfavorevole nei confronti delle associazioni che animano la città, la tutela dell’ambiente è declassata a qualche proclamo e nulla di più, il comune sarà chiuso alla cittadinanza due giorni in più a settimana e via dicendo.
Ciò che più preoccupa è l’assenza di prospettive future su tante questioni cruciali per il territorio. Nessun cenno della permanenza o meno di Lodi nel Consorzio servizi alla persona, nessuna chiara direzione per il Parco Tecnologico Padano, opere pubbliche come il sottopasso di via Nino dall’ora e la Ferrabini ferme al palo, sono solo alcuni esempi. Il milione di euro per l’Isola Carolina non ci è arrivato e qualche consigliere di maggioranza ha avuto il coraggio di dare la colpa a chi ha protestato per mesi in opposizione al taglio di 100 alberi sani."
Le proposte di Lodi Civica
"Il dibattito nelle commissioni è risultato sterile, vista la mancanza di tempi per fare proposte da parte dei consiglieri di opposizione. Nonostante ciò Lodi Civica non rinuncia a dire la sua. Abbiamo in mente una città che ha voglia di giocare a viso aperto su tutti i campi, anche quelli più ostici, che sappia attrarre l’arrivo di realtà che portino innovazione, nuove risorse e nuovi modi di vedere la città in questo secolo, ma soprattutto una Lodi che sappia fare dei suoi valori e tradizioni, profondamente radicati, una solida base per aprirsi al territorio e guidarlo sapientemente."