Lunedì i funerali della ristoratrice Giovanna Pedretti, vietato l'accesso ai giornalisti per le esequie
L'esame autoptico ha rivelato che la causa del decesso è da attribuire all'annegamento, dopo l'autopsia il corpo è stato restituito alla famiglia
Le polemiche e la tragedia si intrecciano in un dramma che ha scosso la comunità di Sant'Angelo Lodigiano, lasciando molti interrogativi irrisolti sulla morte di Giovanna Pedretti. La Procura, intanto, continua a indagare per istigazione al suicidio.
Lunedì a Sant'Angelo i funerali di Giovanna Pedretti
La comunità di Sant'Angelo Lodigiano si stringe nel dolore mentre si prepara a dare l'ultimo saluto a Giovanna Pedretti, la ristoratrice 59enne titolare, insieme al marito, della pizzeria Le Vignole. I funerali sono stati programmati per lunedì 22 gennaio 2024 alle 10 nella basilica di Sant'Angelo Lodigiano.
La basilica:
L'autopsia eseguita presso l'Istituto di Medicina Legale di Pavia ha rivelato che la causa del decesso è da attribuire all'annegamento. Tuttavia, sul corpo della ristoratrice sono state riscontrate ferite, sia ai polsi e a un braccio, come già noto, ma anche a una gamba e al collo.
Niente giornalisti ai funerali
Secondo fonti qualificate, le ferite non sarebbero state così profonde da determinare il decesso di Giovanna Pedretti, e gli esiti dell'esame sono "compatibili con una morte per annegamento". L'esame autoptico, che ha richiesto oltre quattro ore, è stato condotto dal medico Giacomo Belli presso il Dipartimento di Medicina Legale dell'Università di Pavia. Dopo l'autopsia, il corpo è stato restituito alla famiglia per i funerali.
Tutti invitati tranne i giornalisti a cui è stato vietato l'accesso per le esequie. La motivazione è ben nota. Tra i primi a sollevare la polemica in merito alla recensione. Pedretti aveva condannato un cliente che in una recensione lamentava di essere stato fatto sedere vicino a persone gay e disabili nel suo locale. Per la sua risposta era stata molto lodata.
La figlia: "Grazie per aver massacrato mia mamma"
Ma poi sono sorti dei dubbi in merito alla veridicità della recensione. E lì, per la 59enne, sono iniziati i problemi. Critiche a non finire per un'accusa, quella di aver inventato tutto per farsi pubblicità. Tra i primi ad avallare l'ipotesi la giornalista Selvaggia Lucarelli. Nei giorni successivi alla morte di Pedretti, la figlia si è lamentata della presenza pervasiva dei giornalisti e ha attaccato Lucarelli.
"L'accanirsi è pericoloso. Grazie cara 'signora' - scrive la figlia 28enne Fiorina D'Avino sui social - per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima."
Le polemiche e la tragedia si intrecciano in un dramma che ha scosso la comunità di Sant'Angelo Lodigiano, lasciando molti interrogativi irrisolti sulla morte di Giovanna Pedretti. La Procura, intanto, continua a indagare per istigazione al suicidio.