Corte Palasio, la moglie dell'ex sindaco Claudio Manara chiede chiarezza sulla sua morte
A un anno dalla morte dell'ex Primo Cittadino del comune lodigiano, restano ancora molte domande a cui Debora Russo vorrebbe trovare una risposta

Dopo un anno dalla morte dell'ex sindaco Claudio Manara, trovato senza vita all'interno delle sale del municipio del comune di Corte Palasio, la moglie ha deciso di prendere parola chiedendo chiarezza su quanto accaduto nella sera di mercoledì 29 maggio 2024.
Suicidio dell'ex sindaco Claudio Manara
Una notizia che scosse l'intera comunità, lasciando un vuoto nel cuore di amici parenti e negli stessi cittadini che stimavano ed ammiravano l'ex sindaco. Solo il giorno prima della sua tragica scomparsa, Claudio Manara presenziò a un'assemblea cittadina, terminata poi però con cori da stadio per i bilanci negativi.
La sera di quel 29 maggio, l'ex Primo Cittadino del comune lodigiano venne trovato impiccato, barricato in una stanza del Municipio. Ritrovamento reso possibile grazie alle prime preoccupazioni della moglie, dopo il non rientro a casa dell'uomo.
La donna, infatti, si recò al Municipio assieme ad un dipendente del Comune di piazza Terraverde, richiedendo l'intervento dei Vigili del Fuoco per via della chiusura della porta dall'interno, rinvenendo poi il corpo del marito in un ufficio al piano terra del Municipio, verso le ore 21.
Istigazione al suicidio
A seguito della sua morte venne disposta l'autopsia e la Procura di Lodi aprì un fascicolo per istigazione al suicidio, un atto dovuto per fare chiarezza. Secondo Debora Russo, moglie dell'ex sindaco 67enne, furono gli insulti e i continui attacchi ricevuti a condurre Claudio Manara a compiere il gesto estremo.
Durante la campagna elettorale della lista "Aria nuova" del Primo Cittadino, infatti furono in molti a riversare sui social l'odio provato nei suoi confronti. Le discussioni si incentravano principalmente su un presunto sovraindebitamento del comune, portando con sé odio e insulti rivolti a lui. Un’accusa che amareggiò profondamente Manara.
"Ricordo bene quella serata: una volta tornati a casa mio marito si è sdraiato sul divano, sudava, non era tranquillo. Non riusciva a capire come poteva difendersi da tutte quelle false accuse - confessò Russo al Corriere - emerse in una campagna elettorale piena d'odio. Era amareggiato per le tante bugie dette nei suoi confronti".
Odio denunciato anche dallo stesso Manara che sulla pagina ufficiale scriveva:
Ieri sera in una gremita Sala Consiliare del Municipio di Corte Palasio si è svolta la seconda serata di presentazione Lista Aria Nuova, programma e opere fatte. Ringraziamo tutti i numerosi presenti che hanno partecipato. Purtroppo non si è conclusa elegantemente, pertanto invitiamo tutti coloro avessero dubbi o domande di contattarci direttamente, avremo il piacere di ulteriori confronti. La nostra considerazione per tutti i cittadini di Corte Palasio, da chi ci sostiene, a chi ci critica, da chi la vede diversamente, a chi ha un punto di vista diverso e suggerisce un'alternativa, o si confronta, non è quella di stima pari a zero di "tifoso ultras urlatore tipici dei bar". Il rispetto e l'educazione vanno applicati a qualsiasi livello, a partire dall'evitare di presenziare in gruppo in una serata di presentazione della lista candidata opposta, con la funzione anche solo di creare un clima di poca serenità e disturbo. Il Sindaco non "incita i ragazzi che gli ruotano attorno", come se fossero marionette, non "orchestra per incitare i suoi seguaci", come se fosse il capo di una setta, non "è riuscito a creare un clima di odio e violenza verbale tra le persone", per la considerazione elevata che ha dei propri concittadini, non "strumentalizza in modo patetico e con vittimismo", ma dichiara apertamente. Sono queste le parole che esprimono odio e violenza, da cui da sempre ci allontaniamo in maniera assoluta e ci discostiamo sotto ogni forma.
Parole piene di amarezza e che trasmettono il dolore di una persona accusata ingiustamente e vessata dai presenti. Poi un'ultima chiamata alla moglie prima di togliersi la vita impiccandosi nelle sale del municipio di Corte Palasio.
Un anno dalla sua morte
A distanza di un anno dal gesto disperato da lui compiuto, dopo l'assemblea cittadina terminata con cori da stadio, a prendere parola è la moglie, la quale chiede chiarezza su quanto accaduto quella notte. La morte dell'ex sindaco ha lasciato molte domande a cui vorrebbe dare una risposta.

In un'intervista rilasciata a Il Cittadino, la donna ha parlato di un trauma ancora vivo e di tanti quesiti rimasti che meriterebbero secondo lei risposte. Russo ha detto di voler credere nel lavoro e nella professionalità delle autorità, supportata dal suo team legale: obiettivo chiarezza e giustizia, se individuate possibili colpe o responsabilità.
Un dolore profondo che ancora tormenta le sue giornate, un lutto da elaborare che riempie la sua quotidianità di dubbi e domande a cui non riesce a dare una risposta. Domande a cui spera finalmente di rispondere affidandosi alla giustizia.
Nella serata di oggi, 29 maggio 2025, si svolgerà a Cadilana la Messa in ricordo del Primo Cittadino.