Corte Palasio

Suicidio Claudio Manara, parla la moglie del sindaco: "Troppo odio sui social"

La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, un atto dovuto per fare chiarezza

Suicidio Claudio Manara, parla la moglie del sindaco: "Troppo odio sui social"
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Secondo la signora Russo, gli attacchi gratuiti che ha ricevuto il 67enne in merito al presunto sovraindebitamento del Comune hanno alimentato un ambiente tossico e avvelenato.

Suicidio Claudio Manara, parla la moglie

Non si dà pace Debora Russo, la moglie del sindaco di Corte Palasio Claudio Manara, e ha deciso di parlare dopo il tragico suicidio del marito avvenuto il 29 maggio 2024. La donna ha puntato il dito contro l’odio social che avrebbe travolto Manara durante la campagna elettorale spingendolo a compiere il gesto estremo.

Debora Russo e Claudio Manara in un post sui social

La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Il piccolo paese in provincia di Lodi non si riprende dopo il drammatico episodio. Il corpo del sindaco è stato ritrovato in un ufficio al piano terra del Municipio proprio dalla moglie che ha deciso di ripercorrere le ultime 24 ore del marito in seguito alla presentazione della lista civica di Manara avvenuta il 28 maggio.

"Ricordo bene quella serata, non era tranquillo"

Il clima era stato rovente durante tutta la campagna elettorale della lista "Aria nuova" ma, in occasione di quell'evento, si sarebbe arrivati ad una situazione insostenibile. La discussione si era incentrata sul presunto sovraindebitamento del comune, un’accusa che aveva profondamente amareggiato Manara. Debora Russo ha deciso di rompere il silenzio per denunciare l’ondata di odio e falsità che ha travolto l'ex bancario e sindacalista culminando nella tragedia.

"Ricordo bene quella serata: una volta tornati a casa mio marito si è sdraiato sul divano, sudava, non era tranquillo. Non riusciva a capire come poteva difendersi da tutte quelle false accuse - confessa Russo al Corriere - emerse in una campagna elettorale piena d'odio. Era amareggiato per le tante bugie dette nei suoi confronti".

Claudio Manara quando era sindaco

Un'onda di odio e menzogne

Poche ore dopo, Manara ha scritto un post su Facebook pieno di amarezza in cui esprimeva il suo sconforto per come era andata l'assemblea cittadina. Prima di farla finita, un'ultima disperata telefonata. Secondo la moglie, gli attacchi gratuiti che ha ricevuto il 67enne hanno alimentato un ambiente tossico e avvelenato trasformato in un’onda di odio e menzogne sui social media.

Il post su Facebook condiviso quella sera:

Sola con due figli, Debora Russo chiede giustizia e onestà. La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, un atto dovuto per fare chiarezza sulle responsabilità di chi ha contribuito a spingere Claudio Manara a questo gesto estremo.

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