La fine dell'incubo?

A (quasi) due anni dall'inizio dell'incubo chiude il reparto Covid a Codogno, si spera per sempre

Da venerdì, dopo accurata sanificazione e pulizia, potranno essere ricoverati nell'ex reparto Covid tutti gli altri pazienti.

A (quasi) due anni dall'inizio dell'incubo chiude il reparto Covid a Codogno, si spera per sempre
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A Codogno con l'incubo della variante Omicron il reparto Covid era stato riaperto il 10 gennaio: ora a distanza di oltre un mese e di quasi due anni dall'amara scoperta fatta proprio in quell'ospedale con il "paziente 1", l'area Covid chiude di nuovo e questa volta si spera per sempre.

(In copertina la foto pubblicata il 4 giugno dall'Asst Lodi, quando per la prima volta venne chiuso il reparto Covid di Codogno)

Chiuso il reparto Covid a Codogno, si spera per sempre

Ha finalmente (ri)chiuso il reparto Covid dell'ospedale di Codogno, riaperto il 10 gennaio per far fronte all'aumento dei casi legati alla pandemia e dovuti all'ampia diffusione causata dalla variante Omicron.

La chiusura, proprio in questo ospedale, del reparto dove per lunghi mesi nell'arco di questi due anni sono stati ricoverati centinaia di pazienti, alcuni dei quali sono anche morti, sembra giungere per l'ennesima volta come un simbolo, una luce nel buio di questa lotta.

Mancano pochi giorni all'anniversario dell'inizio della pandemia, il 21 febbraio di due anni fa proprio a Codogno veniva scoperto il "paziente 1" e iniziava un incubo che non è ancora concluso ma che forse sta lentamente procedendo verso la sua fine.

Entro oggi, 17 febbraio 2022, i locali dedicati ai pazienti Covid dovrebbero essere chiusi e sanificati per essere riconvertiti in un normale reparto dell'ospedale, dove a partire da venerdì potranno essere ospitati tutti i pazienti.

Per la seconda volta chiude il reparto Covid dell'ospedale di Codogno

Il 4 giugno 2021, a distanza di oltre un anno dalla sua aperta, il reparto Covid di Codogno era stato già chiuso in seguito alle dimissioni dell'ultimo paziente positivo che necessitava del ricovero. Una grande vittoria, oscurata poi nei mesi successivi con l'aumento dei positivi e con la diffusione a macchia d'olio delle nuove e più infettive varianti di Covid.

La speranza, questa volta, è che si tratti di una chiusura definitiva: per questo l'area da venerdì verrà subito occupata dai pazienti di chirurgia, medicina e riabilitazione cardio-pneumologica.

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