non ha nascosto nulla

Archiviata l'indagine sul "Paziente 1" di Codogno, Mattia Maestri era indagato per epidemia colposa

L'indagine, iniziata un anno e mezzo fa, è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari.

Archiviata l'indagine sul "Paziente 1" di Codogno, Mattia Maestri era indagato per epidemia colposa
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Dopo un anno e mezzo la Procura di Lodi ha chiuso le indagini per epidemia colposa: l'indagato Mattia Maestri, il "Paziente uno" di Codogno, non ha violato nessuna norma secondo gli inquirenti, motivo che ha spinto a chiedere l'archiviazione del caso.

L'indagine per epidemia colposa

Il Gip ha archiviato l'accusa nei confronti di Mattia Maestri di "epidemia colposa" dopo che la Procura, a conclusione delle indagini, aveva richiesto l'archiviazione del caso.

Un anno e mezzo fa era stato aperto per appurare se Mattia Maestri, paziente 1 di Codogno, fosse o meno stato fin da subito sincero relativamente ai contatti avuti nei giorni precedenti al ricovero all'ospedale di Codogno, dove era stato riconosciuto come fantomatico primo caso appurato di Coronavirus.

Secondo le indagini Maestri non avrebbe nascosto nulla ai medici, motivo che ha portato all'archiviazione del caso.

Il caso del "Paziente 1" di Codogno

Era il 22 febbraio 2020 quando Mattia è entrato in condizioni critiche all’ospedale di Codogno, venendo riconosciuto come primo caso di Coronavirus in Lombardia. Dopo settimane difficili, attaccato ad un respiratore nel reparto di terapia intensiva del San Matteo di Pavia, dove era stato trasferito, Mattia è stato “stubato” ed è potuto tornare a casa dalla sua famiglia, riuscendo a veder nascere sua figlia Giulia. La moglie Valentina e la madre sono riuscite, come lui, a guarire da questo terribile male: il padre purtroppo non ce l'ha fatta.

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