Pd Lodigiano su Passerini: "Attivissimo contro il Governo, immobile sui problemi del territorio"
"Basta demagogia, è il momento della responsabilità per il bene di tutti."
Pd Lodigiano all'attacco: "Passerini attivissimo nella politica anti Governo da sindaco di Codogno e immobile sui problemi del territorio da presidente della Provincia: basta demagogia e speculazioni sulle difficoltà di persone e imprese, è il momento della responsabilità per il bene di tutti. "
(In copertina Francesco Passerini - foto tratta dalla Pagina Facebook Lega Codogno)
Le parole del Pd Lodigiano
Di seguito il comunicato di Pd Lodigiano in merito alle recenti polemiche portate avanti dal sindaco di Codogno Francesco Passerini, che recentemente ha firmato una lettera contro l'ultimo DPCM emesso dal Governo Conte:
Il Sindaco di Codogno, Francesco Passerini, è attivissimo nella polemica con il Governo, pronto a rispondere a qualsiasi “grido di battaglia” della Lega e rapidissimo a fare copia ed incolla dei frequenti proclami del centrodestra contro le misure di prevenzione del Covid, camuffati da “appelli di Comuni e Province”.
Il Presidente della Provincia di Lodi, Francesco Passerini, è invece completamente immobile ed inerte sui temi e le materie che dovrebbero vedere Palazzo San Cristoforo in prima linea nel portare avanti le istanze del territorio, ascoltare i bisogni delle comunità locali e mettere in campo soluzioni e strumenti: dalla totale assenza di un raccordo tra le autorità sanitarie ed ospedaliere ed i Comuni ai vistosi ritardi nei lavori di adeguamento degli istituti di scuola superiore, sino all’inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico, sul cui potenziamento sono state investite da Regione e Provincia risorse irrisorie e largamente inferiori a quanto sarebbe stato necessario e possibile.
Richiesta più presenza al presidente della Provincia
Per l’ennesima volta in questa drammatica emergenza sanitaria che diventa anche emergenza economica, occupazionale e sociale, Passerini ed il centrodestra dimostrano di guardare più ad un (ipotetico) tornaconto politico che all'interesse della comunità locale e nazionale, in un momento in cui ci sarebbe più che mai bisogno di senso di responsabilità, spirito di servizio e sincera predisposizione all’unità, per il bene di tutti, invece di inseguire un effimero consenso costruito sulla strumentalizzazione delle difficoltà che tante persone e tante attività produttive oggettivamente vivono.
Ragionando in questo modo, però, non si va da nessuna parte e si rischia di continuare a soffiare su un fuoco che potrebbe non trovare nemmeno più qualcosa da bruciare: facciamo quindi un ultimo, accorato appello a Passerini ed al centrodestra lodigiano, perché lascino da parte la demagogia e si mettano finalmente e con serietà a farsi carico dei problemi del Lodigiano. Il confronto con la gravità della situazione in molti Paesi europei (nei quali sono state adottate misure anche più drastiche di quelle vigenti in Italia) e persino le recenti evoluzioni del dibattito politico a livello nazionale (con alcuni primi segnali, almeno nelle relazioni parlamentari, di ridimensionamento delle conflittualità) dovrebbero far comprendere a Passerini che il suo propagandismo è ormai fuori contesto e fuori tempo.
Gli spazi per riprendere a collaborare, seriamente e con buona volontà, non mancano: basta mettere definitivamente da parte toni forzati, proposte bislacche e iniziative improbabili, perché nell’ultimo mese tra la denuncia del Ministro dell’Interno annunciata a Sant’Angelo da Invernizzi (Fratelli d’Italia) ed il ricorso al Tar di Passerini contro Conte la misura della ragionevolezza è già stata abbondantemente travalicata.
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