Esselunga all'ex Consorzio agrario, per il centrodestra è una scommessa per rilanciare la zona
"Questo progetto punta a riqualificare una porzione di città dove dal 2013 vige il degrado più totale".
Il centrodestra mira a rilanciare l’intera zona, che diventerà il biglietto da visita per tutti coloro che arriveranno nella nostra Lodi.
Esselunga a Lodi: il centrodestra crede nel progetto
L’amministrazione Casanova, attraverso l’arrivo di Esselunga, punta a riqualificare una porzione di città dove dal 2013 vige il degrado più totale e l’impossibilità di fruizione di spazi in posizione strategica.
Il Consorzio Agrario fu fondato nel 1902, negli anni ’80 la sede di Lodi ridusse il proprio ruolo e la propria importanza a causa del trasferimento di tutta l’amministrazione del Consorzio a Milano. Il declino proseguì sempre di più finchè negli anni’90, l’avvento di nuove tecnologie rese sempre meno remunerativo l’utilizzo dei silos e dei magazzini che vennero abbandonati, con il conseguente inizio del loro degrado.
Consorzio agrario di Lodi chiuso dal 2013
Queste difficoltà portarono ad una irreparabile crisi del Consorzio agrario di Lodi, culminata, nell’anno 2013, con la sua chiusura e la messa in cassa integrazione dei 28 addetti e da questo momento l’area e gli edifici risultano totalmente abbandonati.
Dal punto di vista urbanistico, a causa della crescita della città, il comparto rappresenta un’ interruzione dello spazio pubblico ad ovest della Stazione ferroviaria della città, condizione che ha contribuito fortemente ad incrementare il degrado e conseguentemente porta ad una forte compromissione di utilizzo dello spazio circostante.
Porzione di città con notevoli potenzialità
Va, tuttavia, sottolineato come questa porzione di città possieda notevoli potenzialità per una sua piena e positiva rigenerazione vista la presenza della Stazione, in diretta adiacenza della stazione degli autobus delle linee urbane ed extraurbane e poi ancora il “polo direzionale”, progettato dall’architetto Renzo Piano, della Banca di Lodi, aperto alla Città con spazi permeabili e percorribili da parte di tutti i cittadini, il grande intervento di riuso prevalentemente residenziale, dell’ex stabilimento ABB, in corso di realizzazione ed, infine, il grande Polo di servizi, costituito dall’ex Linificio rappresentano, insieme ad un tessuto residenziale vivo e di accettabile qualità, condizioni che difficilmente sono ritrovabili, tutte insieme.
Potenziamento del mix funzionale
Il programma integrato di intervento prevede il potenziamento del “mix funzionale”, già presente con la realizzazione di una media struttura di vendita commerciale modernamente attrezzata e il restauro e risanamento conservativo di un edificio a destinazione terziaria, situati in un quartiere nel quale già convivono positivamente, residenze, uffici di alto livello, servizi locali e sovracomunali.
La realizzazione di una nuova struttura porterà altresì diversi nuovi posto di lavoro, un miglioramento della viabilità cittadina, sia veicolare sia di mezzi pubblici quali autobus urbani ed extraurbani; darà sollievo rispetto all’offerta attuale, di area di sosta - parcheggi- in un luogo in cui da sempre è molto carente; vedrà un incremento di aree a verde permeabile, oltre che la creazione di “fronti verdi” che avranno funzione di filtro, sia visivo che acustico, tra gli edifici residenziali esistenti e gli spazi per la mobilità; oltre alla realizzazione, in altre aree della Città, di interventi di rinaturalizzazione con la piantumazione di nuove essenze arboree ed arbustive.
Sarebbe un decoroso biglietto da visita di Lodi
L’amministrazione Casanova vuole porre attenzione a quello che diventerà un decoroso biglietto da visita per tutti coloro che arriveranno a Lodi. Attraverso arredi urbani decorosi e cartellonistiche mirate dunque, vi saranno percorsi che segnaleranno le principali bellezze del centro storico (a soli 5 minuti a piedi) e delle rive del nostro fiume Adda (a soli 12 minuti di distanza), elementi peculiari della nostra città cui il Piano Integrato di Intervento, contribuirà a fare da trampolino di lancio.
L’intervento si fonda dunque sulla volontà di mantenere la testimonianza di ciò che il Consorzio ha significato nel tempo per Lodi e nel rispetto delle preesistenze, dare nuova vita e maggior valore ad una area dismessa importante della nostra città.