Teatro alle Vigne: arrivano Luca Barbareschi e Lunetta Savino, va in scena Mamet

Uno psichiatra affronta una crisi professionale e morale quando rifiuta di testimoniare in tribunale a favore di un paziente accusato di avere compiuto una strage. 

Teatro alle Vigne: arrivano Luca Barbareschi e Lunetta Savino, va in scena Mamet
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Mercoledì 6 marzo 2019, alle 21, al Teatro alle Vigne di Lodi (0371 409 855 www.teatroallevigne.com) il sesto spettacolo della Stagione di Prosa, Il Penitente, di David Mamet, con Luca Barbareschi e Lunetta Savino; e con Massimo Reale e Duccio Camerini. Scene Tommaso Ferraresi, costumi Anna Coluccia, luci Iuraj Saleri; traduzione e regìa Luca Barbareschi.

Teatro alle Vigne

Uno psichiatra affronta una crisi professionale e morale quando rifiuta di testimoniare in tribunale a favore di un paziente accusato di avere compiuto una strage. Il penitente, l’ultimo testo (2016) per il teatro dal drammaturgo statunitense David Mamet - Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross - descrive l’inquietante panorama di una società così alterata nei propri equilibri che l’integrità del singolo, anziché guidare le sue fulgide azioni costituendo motivo di orgoglio, diviene l’aberrazione che devasta la sua vita e quella di chi gli vive accanto.

Il sottotesto

Coinvolto da un sospetto di omofobia, ‘il penitente’ subisce una vera gogna mediatica e giudiziaria e viene sbattuto “in prima pagina” spostando sulla sua persona la momentanea riprovazione di un pubblico volubile, alla ricerca costante di un nuovo colpevole sul quale fare ricadere la giustizia sommaria della collettività. L’influenza della stampa, la strumentalizzazione della legge, l’inutilità della psichiatria, sono questi i temi di una pièce che si svolge tra l’ambiente di lavoro e il privato del protagonista. La demolizione sociale di un individuo influisce inevitabilmente sul suo rapporto matrimoniale. Un dramma descritto in otto scene, otto atti di confronto tra marito e moglie, con la pubblica accusa e con il proprio avvocato. Fino al colpo di scena finale.

Il regista

Ho scelto questo lavoro di Mamet – commenta Barbareschi – perché è una lucida analisi del rapporto alterato tra comunicazione, spiritualità e giustizia nella società contemporanea. ‘Il penitente’ è la vittima dell’inquisizione operata dai media. È ciò che accade all’individuo quando viene attaccato dalla società nella quale vive ed opera, quando la giustizia crea discriminazione per avvalorare una tesi utilizzando a questo fine l’appartenenza religiosa.

A cosa può servire – conclude il regista - rivendicare la ragione se, come dice Mamet, ciò significa isolarsi, uscire dal coro ed essere puniti per questo? In una storia, chi sfida la menzogna e difende la verità è in genere l’eroe della vicenda, è l’uomo buono. Ma qui uomo buono è definizione ironica, sarcastica. La società reclama il sacrificio di ogni integrità. Tutto è sottosopra sembra dire Mamet, e l’assenza di etica governa un mondo capovolto.

Ultimi biglietti disponibilida € 19 – acquistabile online; e in Teatro, lun-ven. 17-19 e un’ora prima lo spettacolo.

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