Roberto Bolzoni "ucciso con 35 coltellate al collo e al volto"
I primi esiti dell'autopsia sulla salma del 61enne. Nel frattempo la Procura chiede ulteriori accertamenti

Il 61enne di Lodi Roberto Bolzoni "ucciso con 35 coltellate tra viso e collo": i primi esiti dell'autopsia eseguita a Pavia.
"Ucciso con 35 coltellate tra viso e collo"
Il 61enne Roberto Bolzoni, di Lodi, è stato "ucciso con 35 coltellate tra viso e collo". Questi i primi esiti dell'autopsia eseguita all'ospedale di Pavia nella giornata di ieri, giovedì 20 febbraio 2025.
Stando a quanto è stato possibile apprendere, le coltellate sarebbero state inferte tra viso e collo, nella parte destra, con un coltello di piccole dimensioni. In particolare sarebbe stato un fendente sferrato in un preciso punto del collo e provocarne la morte per dissanguamento.

Forse debiti di gioco
L'omicidio è ancora tutto da ricostruire: movente, presunto responsabile e via dicendo. Secondo le indagini, che sono ancora apertissime, il delitto potrebbe essere stato commesso per motivi legati al denaro: forse per debiti di gioco da parte del 61enne.
Ma si tratta solamente di una delle ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti, al lavoro per ricostruire quanto accaduto e individuare le responsabilità.
Nel frattempo, ad autopsia conclusa, la Procura di Lodi non ha concesso il nulla osta alla tumulazione: gli inquirenti infatti ritengono che da ulteriori verifiche si possano ricavare più elementi utili alle indagini.
Piazza Omegna a Lodi, dove è stato ritrovato il cadavere:
Scomparso e ritrovato senza vita dalla moglie
Bolzoni aveva fatto perdere le tracce nella giornata di domenica 16 febbraio 2025. Aveva accompagnato la moglie al lavoro in auto, dopodiché sarebbe rincasato e quindi uscito nuovamente, senza però portare con sé il cagnolino che solitamente lo accompagnava sempre.
Nel frattempo la moglie nella giornata di domenica era rientrata a casa, senza tuttavia trovare il coniuge ma, a sorpresa, trovando appunto il cagnolino che il 61enne non aveva portato con sé.
A quel punto, il giorno successivo, non vedendolo rientrare e non riuscendo a contattarlo, la moglie del 61enne aveva lanciato l'allarme. Erano così scattate le ricerche ed era stata lei stessa, il martedì, a ritrovare l'auto nel parcheggio di piazza Omegna. A bordo, al posto di guida, c'era Bolzoni ormai privo di vita con evidenti ferite al collo e al viso.
L'auto era stata chiusa dall'esterno: il 61enne con sé non aveva più telefono, documenti e portafogli, le cui ricerche sono ancora in corso.