ZIO E NIPOTE

Oggi l'interrogatorio di garanzia per i due arrestati per l'omicidio Bolzoni a Lodi

Impronte, immagini video e tracce di sangue inchiodano Roberto Zuccotti e Andrea Gianì (che si professa innocente)

Oggi l'interrogatorio di garanzia per i due arrestati per l'omicidio Bolzoni a Lodi
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Omicidio Bolzoni: oggi, 25 febbraio 2025, l’interrogatorio di garanzia dei due accusati. Impronte, video e tracce di sangue inchiodano zio e nipote.

Omicidio Bolzoni, oggi l'interrogatorio di garanzia

Un’impronta digitale ritrovata sull’auto della vittima, immagini di telecamere che mostrano gli ultimi momenti in sua compagnia e scarpe con macchie sospette. Sono questi gli elementi chiave che hanno portato all’arresto di Roberto Zuccotti, 48 anni, e Andrea Gianì, 29, accusati dell’omicidio di Roberto ‘Rambo’ Bolzoni, il 61enne trovato senza vita nella sua Golf bianca a Lodi.

Oggi alle 14, il giudice per le indagini preliminari valuterà la legittimità dell’arresto e la misura cautelare nei confronti dei due sospettati, attualmente detenuti nel carcere di Lodi.

La ricostruzione dell’omicidio

Bolzoni, frequentatore della sala scommesse Snai di Lodi, è stato rinvenuto nella sua auto, chiusa dall’esterno, martedì pomeriggio. Il corpo presentava 35 ferite da taglio al collo, al volto e allo sterno. A fare la tragica scoperta è stata la moglie, una donna di origini cinesi, che aveva denunciato la scomparsa del marito due giorni prima.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno confermato che Zuccotti e Gianì sono saliti sulla Golf con Bolzoni domenica 16 febbraio 2025, alle 18:30. Da quel momento, nessuna traccia della vittima fino al ritrovamento del cadavere.

Il movente

Gli investigatori stanno cercando di recuperare gli oggetti che Bolzoni aveva con sé al momento della scomparsa: cellulare, portafoglio, chiavi dell’auto, un anello e una collana d’oro. Nel frattempo, le scarpe di Zuccotti e Gianì, che presentano macchie di sangue compatibili con quello trovato all’interno del veicolo, sono state inviate alla scientifica per ulteriori analisi.

Nonostante le frequentazioni comuni e un apparente rapporto amichevole tra vittima e sospettati, l’ipotesi più accreditata rimane quella di un omicidio a scopo di rapina. Domenica 16 febbraio 2025, infatti, non risultano vincite al centro Snai, e i due uomini, entrambi disoccupati, potrebbero aver agito per necessità economica. Smentita, invece, la pista del regolamento di conti legato a debiti di gioco.

"Non ho fatto nulla"

Andrea Gianì, tramite il suo avvocato, si dichiara estraneo al delitto. Ha ammesso di essere stato all'interno dell'auto ma di non aver nulla a che fare con il delitto.

Con l’udienza di oggi, il giudice dovrà stabilire se mantenere la detenzione per entrambi o rivedere le misure cautelari. Nel frattempo, gli inquirenti proseguono le indagini per ricostruire con precisione le ultime ore di vita di Roberto Bolzoni e chiarire definitivamente il movente dell’omicidio.

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