Sant'Angelo Lodigiano

I Carabinieri intervengono per rischio incendio e scoprono un capannone della droga

I vicini hanno dato l'allarme insospettiti dall'odore forte, ma non si trattava di un incendio.

I Carabinieri intervengono per rischio incendio e scoprono un capannone della droga
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In un capannone di Sant'Angelo Lodigiano i Carabinieri recuperano altri 10 kg di droga: solo ieri in un'abitazione nel centro del paese sono stati sequestrati 25 kg di cocaina e un 17enne è finito in manette.

L'allarme dei vicini

Il forte ed acre odore di fumo che esalava nell’aria da un capannone ubicato nella zona di via Manzoni nella frazione Maiano di Sant’Angelo, ha spinto alcuni vicini a chiamare i carabinieri, perché temevano stesse per propagarsi un incendio.

Di lì a pochi minuti i militari sono intervenuti e per loro sorpresa, invece di un principio d’incendio, si sono trovati di fronte una vera e propria “serra” adibita a coltivazione della canapa indiana, più comunemente nota come “marijuana”, il cui essiccatoio aveva iniziato a bruciarne una piccola quantità, causando appunto gli odori.

Trovati 10 kg di droga in un capannone

Infatti, nel capannone affittato dalla proprietaria santangiolina ad una società di distribuzione il cui amministratore unico è residente nel novarese, in quel momento privo di personale, i carabinieri hanno rinvenuto droga posta sia in coltura, che in essicazione e tutto l’occorrente per coltivarla e confezionarla, tra cui:
 204 vasi di plastica contenenti altrettante piantine di marijuana, per un peso complessivo di 7,5 kg;
 700 gr. di marijuana già confezionata in una busta;
 Circa 2 kg. Della stessa sostanza lasciata ad essiccare su uno scaffale;
 11 trasformatori per energia elettrica destinati a dare corrente alle 8 lampade da fluorescenza con parabola trovate sul posto e destinate a “scaldare” le piante per farle germogliare;
 Materiale elettrico tra cui prese multiple e prolunghe;
 5 lampade da 1.000 watt;
 rotoli di cellophane e buste in plastica ermetiche, destinate al confezionamento della droga;
 due termometri per controllare la temperatura dell’ambiente;
 una grossa bilancia del tipo da mercato.
La droga, il cui sequestro è stato operato allo stato a carico di ignoti, se immessa sul mercato al dettaglio avrebbe fruttato agli spacciatori decine di migliaia di euro, spacciatori che i carabinieri di Sant’Angelo stanno cercando di individuare.

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