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Frecciarossa deragliato, il difetto fatale sarebbe sfuggito ai controlli finali

Si tratterebbe di due fili avvitati l'uno al posto dell'altro.

Frecciarossa deragliato, il difetto fatale sarebbe sfuggito ai controlli finali
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Proseguono le indagini per far luce sull‘incidente del Frecciarossa Milano – Salerno avvenuto il 6 febbraio 2020 in cui persero la vita i macchinisti Mario Dicuonzo  e Giuseppe Cicciù. Secondo l'ultimo aggiornamento della procura due fili incrociati in maniera errata potrebbero essere la causa dell'incidente, difetto sfuggito anche alle procedure di sicurezza di Rfi durante la costruzione di un attuatore Alstom.

Difetto non riscontrato durante i controlli

Sarebbe proprio questo difetto, due fili avviati in maniera sbagliata, ad aver causato l'incidente che oltre alla morte dei due autisti portò al ferimento di 31 persone. Fili avvitati l'uno al posto dell'altro ma sfuggiti al controllo sia da parte di Alstom Ferrovia che costruì l'attuatore per scambi che quella stessa notte durante i lavori sostituì quello precedente, che nel manuale tecnico seguito alla lettera dai tecnici di Rfi.  

E così il Frecciarossa Milano-Salerno venne dirottato verso un binario morto al posto che proseguire la sua corsa. Proseguono dunque le indagini, la cui conclusione è stata fissata per dicembre. Attualmente 18 persone risultano indagate per la tragedia.

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