Disarticolato sodalizio criminale: furti nel Lodigiano, Cremasco e Milanese VIDEO
Fermata la banda composta da sei persone, tra cui due gemelli.
Fermati e arrestati membri di un sodalizio criminale: responsabili di almeno 10 furti, recuperata refurtiva per 30mila euro.
L'operazione dei Carabinieri
I Carabinieri della Sezione Operativa e della Stazione Carabinieri di Cavenago d’Adda, a conclusione di una specifica attività investigativa, svolta sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, hanno proceduto all’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari emesso dal GIP di Lodi, su richiesta della stessa Procura di Lodi, nei confronti di alcuni appartenenti ad una banda di soggetti, tutti rumeni, fra cui una donna, risultati autori di numerosi furti ai danni di aziende del territorio lodigiano, sud Milano e cremasco, operanti in vari settori: edilizia, logistica, riparazioni auto e alimentari.
Arresti e obbligo di firma
Con lo stesso provvedimento è stata disposta la misura dell’obbligo di firma nei confronti di uno degli stessi soggetti.
Complessivamente i delitti di cui i soggetti sono ritenuti autori in concorso fra loro sono 10, commessi fra il 10 gennaio 2018 ed il 17 maggio dello stesso anno, durante i quali hanno depredato beni per oltre 100 mila euro di valore. L’attività d’indagine ha permesso di recuperare 30 mila euro di refurtiva restituita ai legittimi proprietari e di denunciare altri tre soggetti per ricettazione.
Chi sono i membri del sodalizio criminale
I soggetti sottoposti complessivamente in stato di custodia cautelare in carcere sono:
1. V. M., nato in Romania 33enne, domiciliato a Liscate (MI) pluripregiudicato;
2. S.V.B., nato in Romania 29enne, residente a Lodi, con pregiudizi di polizia;
3. B.T. nato in Romania 25enne, residente a Tavazzano con Villavesco (LO), con pregiudizi di polizia;
4. C.D., nato in Romania 28enne, in Italia senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia.
Nei confronti di L.B., nata in Romania 26enne, in Italia senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia è stata invece disposta la misura degli arresti domiciliari, mentre nei confronti di C.V.B., nato in Romania 29enne, residente a Casalpusterlengo (LO), con pregiudizi di polizia è stata invece disposta la misura dell’obbligo di firma.
L'indagine
L’attività d’indagine, è partita immediatamente dopo il primo furto commesso ai danni di un’azienda edile nell’area industriale di San Martino in Strada, ove sono stati rubati materiali del valore di 5 mila euro. Il preliminare sopralluogo svolto dai Carabinieri di Cavenago d’Adda e della Sezione Operativa, appena il titolare ha denunciato l’accaduto, ha permesso di ricavare alcune tracce, che confrontate con le telecamere di video sorveglianza del comune, unitamente ad altri elementi emersi durante il sopralluogo degli ulteriori 9 colpi messi a segno, hanno permesso dopo una meticolosa e lunga attività investigativa di individuare l’intera banda. Gli indizi sono stati supportati da ulteriori elementi raccolti dall’analisi del traffico telefonico, dall’attività tecnica ed avvalorati e riscontrati con numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, riuscendo a disarticolare questo sodalizio criminale etnico dedito alla commissione di reati predatori.
10 furti in totale
I furti addebitati alla banda sono, come detto, in tutto 10, di cui 3 tentati e tre consumati e sono stati commessi in San Martino in Strada, Lodi, Dresano (MI), Casaletto Lodigiano, Chieve e Crespiatica.
La cattura dei responsabili è stata eseguita il 21 novembre 2020, con l’impiego di venti Carabinieri coordinati dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lodi, rinforzati dai Carabinieri delle Stazioni di Cavenago d’Adda, Tavazzano con Villavesco, Pavia, Cassano d’Adda e Vimercate.
Inizialmente fuggiti due soggetti
Alla cattura sono inizialmente sfuggiti i due senza fissa dimora, localizzati all’estero. In questi mesi però,
nelle more dell’internazionalizzazione del provvedimento restrittivo richiesto dalla Procura della Repubblica di Lodi, le ricerche non si sono mai interrotte tanto che si è localizzato in Italia C.D., l’8 luglio scorso in Liguria, esattamente in Castelnuovo Magra (SP) dove veniva definitivamente arrestato, a seguito di mirati servizi posti in essere dai Carabinieri della Compagnia di Sarzana, lungo quella fascia costiera in località Marinella, mentre la donna veniva localizzata a Costanza (Germania) dove veniva arrestata dalle collaterali forze di polizia tedesche.