Deragliamento Frecciarossa a Livraga, condanne ridotte in appello per due operai Rfi
La pena scende da tre anni a un anno e otto mesi con sospensione condizionale

Deragliamento Frecciarossa a Livraga, condanne ridotte per due operai Rfi: la Corte d’Appello concede le attenuanti, la pena scende da tre anni a un anno e otto mesi con sospensione condizionale.
Deragliamento Frecciarossa, condanne ridotte
La Corte d’Appello di Milano ha ridotto la condanna per i due operai di Rete Ferroviaria Italiana ritenuti corresponsabili del deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno, avvenuto il 6 febbraio 2020 nei pressi del "Posto movimento Livraga".
L.F., 35 anni, piacentino, specialista di cantiere, e B.S., 35 anni, calabrese residente nel Basso Lodigiano, hanno visto la loro pena scendere da tre anni a un anno e otto mesi. La sentenza include anche la sospensione condizionale e la non menzione sul casellario giudiziale.
Riconosciute le attenuanti generiche
I giudici milanesi hanno riconosciuto ai due imputati le attenuanti generiche, elemento che il Tribunale di Lodi, nella sentenza di primo grado emessa il 3 luglio 2023, non aveva concesso. Una decisione in contrasto con la richiesta della Procura Generale di Milano, che aveva invece sollecitato la conferma della condanna iniziale. I due operai avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato.
Il processo a Lodi
Parallelamente, nel Tribunale di Lodi prosegue il processo con rito ordinario per altri cinque imputati: un dirigente di Rfi, un operaio dell’azienda Alstom Ferroviaria di Firenze (accusato di un errore nell’avvitare due fili dell’attuatore ritenuto la causa del disastro), il collaudatore di quell’attuatore e due ingegneri responsabili della progettazione del sistema e delle procedure di produzione.
In questa fase, sono ancora in corso le audizioni dei testimoni. La prossima udienza è fissata per il primo aprile, con venti testimoni e sette consulenti che dovranno essere ascoltati prima che la sentenza arrivi, presumibilmente, in autunno.

Il possibile ricorso in Cassazione
Gli avvocati difensori dei due operai, Valeria Marchettini e Andrea Sagner di Piacenza, hanno dichiarato di valutare un possibile ricorso in Cassazione una volta depositate le motivazioni della sentenza, previste entro 60 giorni. Secondo i legali, i loro assistiti non sarebbero stati adeguatamente istruiti sulle procedure di “concordanza” tra il comando elettrico dello scambio, i sistemi di segnalamento e la posizione effettiva degli aghi e del tallone del deviatoio tra i binari.
Due vittime
L’incidente ferroviario di Livraga causò la morte dei due macchinisti Giuseppe Cicciù, 51 anni, di Cologno Monzese, e Mario Dicuonzo, 59 anni, di Pioltello. Oltre alle vittime, rimasero ferite anche undici persone.