riunione il 27 aprile

Dopo lo sciopero della fame per i diritti dei dipendenti, Asst Lodi cerca il confronto col sindacato

Ora il Direttore generale dell'Azienda ha chiesto un incontro con il sindacato per verificare le proprie mancanze e trovare dei punti di incontro.

Dopo lo sciopero della fame per i diritti dei dipendenti, Asst Lodi cerca il confronto col sindacato
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Lunedì 19 aprile 2021 è iniziato lo sciopero della fame del dottor Lazzarini, che da cinque giorni protesta per i diritti dei dipendenti dell'Asst di Lodi. Ora il Direttore generale dell'Azienda ha chiesto un incontro con il sindacato per verificare le proprie mancanze e trovare dei punti di incontro. Di seguito la nota diffusa dall'Asst lodigiana.

La nota dell'Asst di Lodi

Con riferimento al Presidio organizzato dinanzi la Prefettura di Lodi dal sindacato Confsal e dal segretario Stefano Lazzarini, si precisa che il Direttore generale dell’ASST di Lodi, Dott. Salvatore Gioia, ha invitato il predetto sindacato e lo stesso segretario ad un incontro chiarificatore che si terrà nel pomeriggio di martedì 27 aprile 2021.
Il Direttore generale ha, infatti, contattato il Segretario Lazzarini per interessarsi alle questioni motivanti il suddetto presidio e per chiarire le posizioni dell’Azienda – tra l’altro non riferibili ad alcun atto di prevaricazione nei confronti dei propri dipendenti – proponendo al medesimo di analizzare in maniera puntuale le singole posizioni dei dipendenti di ASST e le relative rimostranze.

Ciò al fine di verificare congiuntamente quanti e quali sono i diritti che si ritiene siano stati lesi dalla gestione aziendale e, nell’eventualità che ci fosse un minimo di fondamento in tali affermazioni, di porvi rimedio nei limiti dei vincoli stabiliti dalle disposizioni normative e contrattuali disciplinanti i singoli rapporti di lavoro.
Si auspica che tale gesto di distensione, motivato esclusivamente dal senso di responsabilità del Direttore Generale, al fine di fugare qualsivoglia illazione su responsabilità di ASST e per fare rientrare il confronto nei corretti binari delle buone relazioni sindacali, non sia strumentalizzato da alcuno o decontestualizzato. Si tratta di un segnale preciso di responsabilità, collaborazione e di instaurazione di un dialogo più costruttivo tra le Parti, affinché si rinunci alle generalizzazioni e a manifestazioni strumentali e sopra le righe. L’auspicio finale è che questo e gli altri confronti si svolgano nel reale interesse del personale di ASST.

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