SVOLTA NELLE INDAGINI?

Fermati due uomini per l'omicidio di Roberto Bolzoni, avrebbero fornito parziali ammissioni

Il 61enne è stato trovato privo di vita all'interno della sua auto, ucciso con 35 coltellate

Fermati due uomini per l'omicidio di Roberto Bolzoni, avrebbero fornito parziali ammissioni
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Svolta nell'omicidio di Roberto Bolzoni: fermati due uomini, conoscenti della vittima, che avrebbero fornito anche parziali ammissioni.

Omicidio Roberto Bolzoni, fermati due uomini

Svolta nell’omicidio di Roberto Bolzoni, il 61enne trovato privo di vita martedì 18 febbraio 2025 a Lodi, nella sua auto parcheggiata in piazza Omegna. Dopo giorni di indagini, i carabinieri hanno fermato due uomini, entrambi italiani, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine. I due, conoscenti della vittima, sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni e portati in carcere.

L’autopsia ha confermato che la vittima è stata uccisa con 35 coltellate, concentrate nella zona del viso e del collo, sferrate con un coltello di piccole dimensioni. Un colpo in particolare, inferto con estrema precisione al collo, avrebbe causato la morte per dissanguamento.

Un delitto per debiti di gioco?

Le indagini sono ancora in corso, ma le prime ipotesi sul movente sono legate a motivi finanziari. Gli inquirenti stanno esplorando la possibilità che il delitto sia stato commesso in seguito a debiti di gioco, sebbene al momento non siano stati forniti dettagli concreti in merito.

Parziali ammissioni

I due fermati avrebbero fornito parziali ammissioni, ma restano ancora molte domande senza risposta. I carabinieri stanno proseguendo con le indagini per ricostruire nei minimi dettagli il delitto.

Scomparso e ritrovato senza vita dalla moglie

Bolzoni aveva fatto perdere le tracce nella giornata di domenica 16 febbraio 2025. Aveva accompagnato la moglie al lavoro in auto, dopodiché sarebbe rincasato e quindi uscito nuovamente, senza però portare con sé il cagnolino che solitamente lo accompagnava sempre.

Nel frattempo la moglie nella giornata di domenica era rientrata a casa, senza tuttavia trovare il coniuge ma, a sorpresa, trovando appunto il cagnolino che il 61enne non aveva portato con sé.

A quel punto, il giorno successivo, non vedendolo rientrare e non riuscendo a contattarlo, la moglie del 61enne aveva lanciato l'allarme. Erano così scattate le ricerche ed era stata lei stessa, il martedì, a ritrovare l'auto nel parcheggio di piazza Omegna. A bordo, al posto di guida, c'era Bolzoni ormai privo di vita con evidenti ferite al collo e al viso.

L'auto era stata chiusa dall'esterno: il 61enne con sé non aveva più telefono, documenti e portafogli, le cui ricerche sono ancora in corso.

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