Niente vaccino, scatta la sospensione per un medico e un'infermiera dell'Asst Lodi
Non sono i primi sanitari dell'Asst lodigiana ad essere sospesi: la speranza è quella che siano gli ultimi.
Dalle parole, dopo settimane, si passa ai fatti: e così un medico e un'infermiera in forze all'Asst di Lodi sono stati sospesi poiché privi di Green Pass.
(In copertina foto di di Alessio Romenzi per Medici Senza Frontiere, pubblicata da Asst Lodi)
Niente vaccino nonostante i solleciti, scatta la sospensione
Venerdì 17 settembre 2021 è ufficialmente scattata la sospensione dal lavoro per due sanitari dell'Asst di Lodi: si tratta di un medico e un'infermiera che nonostante l'introduzione dell'obbligo vaccinale per chi svolge una professione sanitaria a contatto con i pazienti.
Già a inizio agosto erano arrivate le lettere di sospensione ai primi 6 sanitari no-vax, ora seguiti da altri due colleghi.
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Braccio di ferro Novax - Asst
In tutta Italia le Asst stanno procedendo alla sospensione dei sanitari che non sono ancora in regola con il vaccino nonostante i ripetuti appelli e l'avviso di una sospensione: le richieste sono state avanzate sia per una maggiore protezione nei confronti dei pazienti che per gli stessi professionisti, passibili di essere contagiati in corsia. Nonostante le spiegazioni razionali e il ruolo ricoperto dai sanitari, però, c'è ancora qualcuno che si rifiuta di "cedere" e non ha alcuna intenzione di farsi vaccinare. Il risultato è la sospensione senza retribuzione finchè non decideranno di sottoporsi alla somministrazione del vaccino.
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Obbligo vaccinale esteso
Dopo l'introduzione del lasciapassare a fine luglio e l'integrazione agostana per i dipendenti del settore scolastico, il premier Mario Draghi tira dritto: l'obbligo legato alla certificazione verde sarà esteso a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati. Il tutto a partire dal 15 ottobre.
In pratica, restano fuori solo pensionati, casalinghe, disoccupati e studenti fino alle superiori.
Nel decreto sono previste sanzioni anche severe, ma non il licenziamento.
Ma in ogni caso, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, il rapporto di lavoro sarà sospeso senza retribuzione e altri compensi. Questo per quanto riguarda il settore pubblico. Qualche ora dopo l’approvazione del decreto legge, il Consiglio dei ministri ha pubblicato un comunicato stampa per chiarire cosa succederà con lo stipendio: "La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza".
Non sarà considerata una sanzione disciplinare, ma per la riammissione in servizio bisognerà ottenere il Green pass.
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