Villanova del Sillaro

Evade dai domiciliari per prendere un caffè e minaccia la ex

L'uomo è finito in carcere.

Evade dai domiciliari per prendere un caffè e minaccia la ex
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Ai domiciliari 45enne di Villanova del Sillaro evade per minacciare la ex: arrestato e portato in carcere.

Evade dai domiciliari per minacciare la ex

Nel giro di una settimana P.A., 45enne di Villanova del Sillaro e vecchia conoscenza dei carabinieri
di Borghetto Lodigiano, è passato dall’essere sottoposto al divieto avvicinamento ai luoghi
frequentati dalla persona offesa e di comunicare con la stessa, agli arresti domiciliari, al carcere.

L'uomo infatti, dal 25 marzo scorso, si trovava agli arresti domiciliari, quale aggravamento della
misura non custodiale del divieto avvicinamento, dopo che il precedente giorno 15, al culmine di
una violenta lite, aveva cagionato lesioni gravi al compagno della sua ex fidanzata, dalla quale non accettava la separazione. Il definitivo provvedimento della misura della custodia cautelare in
carcere, notificato il pomeriggio del 30 marzo 2021 dai militari di Borghetto Lodigiano, porta la data
dello stesso giorno a firma del G.I.P. del Tribunale di Lodi, che in accoglimento della richiesta in tal
senso pervenuta dal Pubblico Ministero della locale Procura, dando credito alle risultanze
investigative proposte dai carabinieri, ha convenuto per l’aggravamento della misura degli arresti
domiciliari in atto.

Neppure i domiciliari hanno fermato la sua furia

Non contento, però, sebbene ai domiciliari, tra il 28 e 29 marzo scorso P.A. non solo ha continuato a vessare la donna con telefonate moleste, minacciandola anche di morte, ma ha anche pensato bene di evadere di casa e recarsi al vicino bar a prendere un caffè d’asporto. Tutte queste trasgressioni gli sono costate in prima istanza una denuncia in stato di libertà depositata dai carabinieri in Procura a Lodi la mattina del 30 marzo, mentre il pomeriggio dello stesso giorno il Pubblico Ministero, sposando appieno le argomentazioni dei carabinieri che ne avevano evidenziato l’effettiva pericolosità sociale, ha avanzato al competente G.I.P. una richiesta per ottenere l’emissione della misura cautelare in carcere, che nel giro di poche ore è divenuta esecutiva proprio in forza degli ulteriori e indiscutibili elementi probatori portati in dote dai carabinieri di Borghetto Lodigiano, che lo hanno così arrestato e tradotto in carcere a Lodi, ove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria emittente.

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