La proposta

Asintomatico? Nessun tampone. Isolamento e si aspettano i sintomi (per 10 giorni)

La richiesta delle Regioni al Ministro della Salute Speranza: "Ora il tracciamento è impossibile".

Asintomatico? Nessun tampone. Isolamento e si aspettano i sintomi (per 10 giorni)
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Fa discutere la richiesta avanzata dalle Regioni al Ministro della Salute Roberto Speranza: basta tamponi agli asintomatici.

Se asintomatico, isolamento e niente tampone

Strategia a passo di gambero: le Regioni hanno chiesto al Ministro della Salute di modificare i protocolli sanitari e non tamponare più gli asintomatici, che prima di sapere se hanno contratto o meno il Covid dovranno aspettare 10 giorni in isolamento l’insorgenza dei sintomi.

Non troppo lontano da quanto avveniva nella Fase 1, con i tamponi riservati solo a chi sviluppava sintomi. Strategia cui solo il Veneto si oppose, riuscendo solo così a individuare in tempi rapidi i focolai e isolarli evitando situazioni simili a quelle tristemente viste a Bergamo.

Tracciamento impossibile

Sembra paradossale, ma lo scopo della richiesta è proprio quello di ridurre il numero di positivi. La crescita delle ultime settimane, dovuta come noto proprio all’alto numero di asintomatici positivi individuati dai tamponi ha fatto saltare in quasi tutte le Regioni, Lombardia in primis, i sistemi di tracciamento. Ricostruire i contatti a rischio di ogni positivo è diventato praticamente impossibile: pochi addetti rispetto la necessità e troppi contatti da cercare. E Immuni, l’app studiata per aiutare a individuare soprattutto quelli “sconosciuti” (basti pensare alle persone con cui si è in contatto in metro o su un autobus), praticamente inefficace per i pochi download e la reticenza di alcune Regioni, come il Veneto, dove i dati dei positivi non sono mai stati caricati.

La richiesta delle Regioni

Nella lettera firmata da Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, “laddove risulti impossibile il completo contact tracing le Regioni potranno, attraverso i dipartimenti di sanità pubblica, riorganizzare le attività di tracciamento e screening individuando specifiche priorità di intervento tempestivo”. Se all’interno della famiglia del positivo ci fosse qualcuno sintomatico, tampone rapido antigenico o molecolare; se invece ci fossero degli asintomatici, “il tampone rapido o quello molecolare si eseguirà allo scadere del decimo giorno di isolamento”. Diverso (e non in positivo) per i contatti stretti: finito l’isolamento niente tampone “tranne in casi particolari valutati dai servizi di sanità pubblica”.

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