Deragliamento Frecciarossa: difettoso componente interno dello scambio, la dichiarazione in parlamento
Sentito questa mattina il direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie.
La colpa del deragliamento del treno Frecciarossa, avvenuto esattamente una settimana fa, giovedì 6 febbraio 2020, è di un attuatore dello scambio difettoso: a dichiaralo è stato Marco D'Onofrio, direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie.
Oggi ascoltato al Senato
Marco d'Onofrio è stato ascoltato questa mattina, 13 febbraio 2020, dalla commissione lavori pubblici del Senato ed ha dichiarato che la Procura ha rinvenuto un difetto interno all'attuatore. Durante le indagini sono state fatte delle prove in campo dalle quali risulterebbe che ci sia un'inversione dei cablaggi interna al dispositivo che è stato sostituito poco prima del momento dell'incidente. Iscritti nel registro degli indagati e accusati di disastro ferroviario, omicidio e lesioni, tutti a titolo colposo, sono i cinque opera che eseguirono i lavori di manutenzione nella notte.
D'Onofrio ha specificato anche che, in base alla procedura, verranno allertate tutte le Autority del territorio dando notizia del difetto riscontrato. Le indagini sono ancora lunghe ma, come ha ricordato il direttore dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, preme ora accertarsi che incidenti simili al deragliamento del Lodigiano non si verifichino più, assicurandosi che altri difetti non siano in circolazione.
Lavori in corso nel luogo dell'incidente
In seguito alla visione del luogo dell'incidente da parte dei periti si sta ora scavando per creare una piattaforma in cemento che garantirà il lavoro delle gru che dovranno - nei prossimi giorni -rimuovere i vagoni del treno dai binari in totale sicurezza.
L'ipotesi che per il momento sembra la più accreditata in merito alla rimozione dei vagoni è quella di smontarli partendo dalle ruote, passando ai carrelli del convoglio, trasportandoli separatamente dai binari diminuendo così il peso dei singoli trasporti.
Probabilmente la destinazione è il deposito delle Ferrovie di Ancona.