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Ecco le regole in vista della riapertura delle scuole il 7 aprile

Se il 50% delle classi ha un caso positivo, tutta la scuola finisce in quarantena.

Ecco le regole in vista della riapertura delle scuole il 7 aprile
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Mercoledì 7 aprile si torna in classe. Asili nido, scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (sino alla prima media) vedranno il tanto atteso ritorno della didattica in presenza.

Il 7 aprile si torna a scuola

Come previsto dall’ultimo Decreto legge firmato dal premier Mario Draghi, infatti, riaprono le scuole anche in zona rossa. E allora facciamo un piccolo ripasso delle regole in vigore da qui alle prossime settimane, illustrate anche in una comunicazione che Ats Città metropolitana ha inviato a tutti gli istituti scolastici di Milano e provincia.

I contatti stretti

Per la ricerca dei contatti stretti viene confermato che si considerano i due giorni precedenti dalla data di effettuazione del tampone o dalla data di inizio sintomi del caso Covid. Se però il caso è positivo a una variante, la ricerca dei contatti va estesa a 14 giorni prima del tampone o dall’inizio dei sintomi.

La quarantena

La durata della quarantena dei contatti stretti è di 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso e non può più essere interrotta a 10 giorni, neppure con tampone negativo. Ats proporrà un tampone alla fine di questo periodo. In caso di variante, Ats sottoporrà il caso a tampone molecolare in sostituzione dell’intigenico.

Se uno studente è positivo

Nelle scuole primarie e secondarie i compagni di un alunno positivo sono considerati tutti contatti stretti. Gli insegnanti, invece, se hanno rispettato le misure anti-Covid, non sono identificati come contatti stretti, ma devono comunque essere sottoposti a un tampone molecolare e possono continuare a lavorare in attesa dell’esito. Per sottoporsi al test gli insegnanti possono raggiungere senza appuntamento uno dei punti tampone dedicati, portando con sé l’apposito modulo compilato. Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, in caso di persone positive è prevista la quarantena degli alunni e degli educatori mantenendo il sistema delle “bolle”.

Se è positivo un docente

In questo caso, anche se l’insegnante ha sempre usato la mascherina e mantenuto il distanziamento, tutti gli alunni sono considerati contatti stretti. Qualora si verificasse un secondo caso tra i docenti delle stesse classi dell’insegnante contagiato o se è presente una variante del virus, tutti i docenti della classe sono identificati come contatti stretti e devono osservare la quarantena.

Il ritorno a scuola

Il caso positivo può rientrare a scuola dopo la guarigione e con attestazione del medico curante. I contatti posti in quarantena possono rientrare dopo 14 giorni in assenza di sintomi, senza attestazione del medico se non effettuano il tampone o con attestazione del medico in caso di effettuazione di tampone.

E se i casi sono tanti?

Regione Lombardia poi prevede anche alcune misure aggiuntive in caso i contagi all’interno di una scuola superino alcune soglie. Vediamoli nel dettaglio.

Se il 30% delle classi ha almeno un caso Covid
In questo caso, oltre all’attivazione delle procedure di quarantena per i contatti, Ats valuta in base alle caratteristiche del cluster (numero di classi e alunni coinvolti, varianti) la sospensione delle attività in presenza e il ritorno alla Dad per l’intero plesso scolastico e l’effettuazione di uno screening completo con tampone per tutta la scuola

Se il 50% delle classi ha almeno un caso Covid
Se invece la metà delle classi di un istituto è coinvolta in un caso Covid si procede automaticamente alla sospensione delle attività in presenza per l’intera scuola e alla quarantena per tutti i soggetti afferenti la scuola, compresi gli alunni delle classi non interessate ai casi. Ats valuta in base alle caratteristiche del cluster l’effettuazione di uno screening completo con tampone per tutta la scuola che non sostituisce quello di fine quarantena.

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