Mercato immobiliare in Italia: cresce l'interesse per le zone periferiche

Mercato immobiliare in Italia: cresce l'interesse per le zone periferiche
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Il mercato immobiliare italiano è caratterizzato da un sempre più crescente interesse verso le zone periferiche: a fornire questo dato ci ha pensato il recente report di Real Estate Data Hub, curato dagli esperti di uno dei principali gruppi di agenzie immobiliari a livello nazionale. L'indagine ha fornito informazioni relative al 2024, che possono rivelarsi comunque utili per iniziare a farsi un'idea dei numeri che ci si potrebbe trovare davanti alla fine del 2025.

L'analisi ha coinvolto quattro città, ossia Milano, Torino, Roma e Bari, così come i rispettivi territori regionali.

La ripresa dopo il calo del primo semestre

A seguito di un calo delle compravendite nel primo semestre dello scorso anno, con l'arrivo del secondo il mercato immobiliare ha ripreso quota sia per quanto riguarda le transazioni, sia per quel che concerne l'aumento dei prezzi, che si è assestato attorno al 3%.

In uno scenario che, come tanti altri comparti, ha visto l'intelligenza artificiale diventare una risorsa preziosa - da citare a tal proposito è il portale immobiliare Yescasa.it, che lo scorso anno si è distinto tra quelli in maggior crescita per via della sua capacità di fornire risultati estremamente mirati in tempi brevi, aspetti fondamentali per chi cerca casa nel 2025 - la classifica delle transazioni ha visto la Lombardia occupare il primo posto.

Non sarebbe necessario ricordare che questa supremazia è dovuta alla presenza della piazza milanese che, nonostante gli oggettivi momenti di difficoltà, continua a rappresentare un punto di riferimento senza eguali per chi cerca casa in Italia.

La tipologia di casa più richiesta

La sopra citata indagine ha portato alla luce il fatto che il trilocale rappresenta la tipologia di casa più richiesta a livello nazionale, con picchi particolarmente alti al nord.

Se si guarda, invece, ai numeri del sud, si può notare una generale prevalenza delle soluzioni con quattro locali e oltre.

La crescita dell'interesse per le zone periferiche

Un altro dato molto interessante emerso dal report è l'interesse verso le zone periferiche, in particolare quelle ben collegate con i grandi centri urbani. Si tratta di un segnale che denota sia il desiderio e la necessità di risparmiare, sia la ricerca di contesti che garantiscano una buona qualità della vita.

Gli esperti hanno commentato questo dato sottolineando il fatto che ormai non ci si concentra più sui metri quadri, ma si prendono in considerazione anche aspetti come la qualità dei servizi e la possibilità, grazie alla vicinanza con spazi verdi, di coltivare il proprio benessere.

Questo nuovo approccio ha regalato successo ad aree che, fino a qualche anno fa, erano valutate come ultima scelta da parte di chi era alla ricerca di casa.

Cosa aspettarsi nel 2025?

Quali sono le prospettive per il 2025? Le previsioni sono più che rosee, soprattutto in virtù dei più che probabili ulteriori ribassi dei tassi d'interesse. Il fattore in questione, infatti, è tra i principali da chiamare in causa quando si parla di stimolo della domanda. Come abbiamo imparato negli scorsi anni a causa dell'inflazione, è anche in grado di contribuire a una sua consistente riduzione. Tutto è nelle mani dei vertici della BCE.

La situazione dei mutui

Il report ha analizzato anche la situazione dei mutui, ponendo l'accento sull'impatto positivo che ha avuto la già menzionata riduzione dei tassi d'interesse da parte dei vertici della BCE.

Ai dati in crescita ha contribuito pure il Fondo di Garanzia Prima Casa, uno strumento prezioso per le giovani coppie.

Numeri alla mano, proprio la prima casa è la finalità della maggior parte dei mutui richiesti in Italia - oltre il 97% - che vengono accesi scegliendo soprattutto il tasso fisso.

Per quanto riguarda, invece, la fascia di età più attiva, la supremazia spetta ai clienti dai 35 ai 44 anni.

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