Ponte Morandi, Toninelli si scaglia contro i vertici di Autostrade

Chieste le dimissioni dei vertici della società. Il ministro annuncia anche multe salate e revoca delle concessioni.

Ponte Morandi, Toninelli si scaglia contro i vertici di Autostrade
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Il crollo del ponte Morandi a Genova è l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro Paese. All’indomani del crollo che ha causato oltre 30 vittime accertate il sentimento che prevale, oltre al dolore, è la rabbia. Sentimento che traspare anche dalle parole scritte poco fa dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli

Ponte Morandi, Toninelli “Puniremo i colpevoli”

“Sono passate nemmeno 24 ore dalla tragedia che ha colpito Genova – ha scritto pochi minuti fa il ministro sulla propria pagina Facebook – e come tutti noi ho ancora negli occhi quelle terribili immagini del crollo del ponte Morandi. Oggi sarò tra le macerie macchiate di sangue e provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito. Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari”.

Chieste le dimissioni per i vertici di Autostrade


“I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto”. Parla senza mezze misure il ministro che si è detto pronto a revocare le concessioni alla società. ” Visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro.  Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato”.

I fondi per la ricostruzione


Anche per quanto riguarda la ricostruzione il ministero si è già mosso: “Contemporaneamente a questi atti doverosi, dobbiamo badare a ricostruire e manutenere, seppure con il pensiero sempre rivolto alle vittime e alle loro famiglie.  Per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la ‘Strada a mare’. Per la ricostruzione del ponte Morandi, che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali” 

Un piano Marshall per la sicurezza delle infrastrutture


“Il nostro impegno – conclude Toninelli – continuerà ad essere quello di investire soldi per la cura e la ristrutturazione dell’esistente. Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni ’60 e ’70. Penso sia nostro dovere usare i soldi pubblici per la manutenzione di queste arterie vitali del nostro Paese, invece di sprecarli in mastodontiche opere inutili. Un progetto su cui punto molto è quello per un monitoraggio attraverso semplici sensori che verificano la stabilità di infrastrutture e viadotti. Un sistema tecnologico che ci permetta di dire: mai più stragi come quella di Genova“.

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