La denuncia

Pd: "Dalla Provincia nessun aiuto alle imprese ma al Presidente vanno 15mila euro annui"

Per i dem i soldi da ripartire tra famiglie e imprese in difficoltà ci sono ma ancora non sono stati utilizzati.

Pd: "Dalla Provincia nessun aiuto alle imprese ma al Presidente vanno 15mila euro annui"
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"Dalla Provincia ancora nessun aiuto a imprese e famiglia nonostante le risorse non manchino: in compenso si trovano 15mila euro per l'indennità di funzione del Presidente": questo in sostanza lanciato dal Partito Democratico Lodigiano.

(In copertina Francesco Passerini - foto tratta dalla Pagina Facebook Lega Codogno)

La nota del Pd Lodigiano

La Provincia di Lodi non ha ancora stanziato neppure un euro (in forma di contributi o di sgravi tributari) a favore delle imprese e delle famiglie lodigiane in questa difficile fase di ripresa, nonostante dall’inizio della pandemia abbia ricevuto dallo Stato oltre 2 milioni di euro di fondi straordinari, disponga in cassa di quasi 5 milioni di euro di avanzo del bilancio 2019 e grazie alla possibilità di rinegoziazione dei mutui abbia potuto risparmiare quasi mezzo milione di euro sulla spesa per rimborso prestiti.
In compenso, con un provvedimento assunto nella distrazione della calura agostana e con effetti retroattivi a gennaio 2020, ha ritenuto di attribuire al Presidente Passerini una indennità di funzione di 3.718 euro al mese. Siccome la legge vieta il cumulo con l’indennità percepita come Sindaco (2.788 euro l’importo mensile percepito da Passerini a Codogno), la quota effettivamente a carico della Provincia è “solo” di 929 euro al mese, per un totale annuo che compresi gli oneri previdenziali di competenza dell’ente e l’Irap sfiora i 15.000 euro.

Azione legittima.. ma necessaria?

Anche se si tratta di una cosa del tutto legittima, se ne sentiva davvero la necessità? E perché non spiegarlo direttamente e con trasparenza all’opinione pubblica? Nel frattempo, l’unica iniziativa promossa dalla Provincia per venire incontro ai contribuenti è stato il posticipo al 30 settembre della scadenza per il pagamento della Tosap (senza sanzioni ed interessi, bontà loro…), un cespite del tutto marginale tra le entrate tributarie dell’ente, con un gettito di poco più di 100.000 euro, su un totale che si aggira su 16 milioni.

Cosa si potrebbe fare

Eppure, senza particolari sforzi di fantasia, di cose da fare ce ne sarebbero.
Per esempio: praticamente tutti i Comuni del territorio hanno stabilito (in varie forme e dimensioni) significativi sgravi sulla tassa rifiuti per attività produttive e famiglie.
La Provincia, invece, ha confermato a pieno carico il “tributo ambientale”, la sovrattassa sulla Tari riscossa dai Comuni e poi girata a San Cristoforo, che tra l’altro la applica con la massima aliquota possibile (il 5%).
Si tratta di un gettito di 1,2 milioni di euro, sul quale siamo certi ci siano margini per intervenire: non sarà una misura che da sola risolverà i problemi di imprese e famiglie, ma sarebbe un segnale concreto, senz’altro più positivo di quello di dare 1.000 euro al mese al Presidente.

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