Nodo mascherine: per il Pd "E' caos", "Consegnate nelle prime città" secondo la Regione
L'assessore: "Alcuni sindaci hanno già ricevuto il materiale". L'opposizione dem: "Sì, ma mancano i criteri con cui saranno distribuite"
L'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini in apertura della abituale conferenza stampa pomeridiana è entrato subito nel vivo: il tema del giorno è indiscutibilmente quello delle mascherine. Dopo l'ordinanza di palazzo Lombardia che ne rende obbligatorio l'utilizzo quando si esce di casa (o in subordine sciarpe o foulard per coprirsi bocca e naso) e l'annuncio della distribuzione da oggi, lunedì 6 aprile 2020, di più di tre milioni di pezzi in tutta la regione, sono state tante le polemiche, soprattutto sui social, anche perché Federfarma ha messo le mani avanti dicendo che bisognerà attendere almeno fino alla fine della settimana, senza però impedire code sin dal primo mattino di fronte a diverse farmacie.
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Nodo mascherine: "Consegnate nelle prime città"
Le mascherine sono in distribuzione - ha annunciato Caparini - I camion son partiti e alcuni sindaci hanno già ricevuto il materiale.
E infatti sono stati trasmessi i filmati giunti da Sesto San Giovanni, Monza e Carate Brianza, con i rispettivi primi cittadini (gli azzurri Roberto Di Stefano, Dario Allevi e Luca Veggian) in primo piano a confermare e porgere i ringraziamenti di rito.
Saranno distribuite attraverso due canali. In primis su indicazione dei sindaci - ha continuato l'assessore leghista - poi altro canale le farmacie: abbiamo stretto un accordo con le sigle di categoria affinché possano distribuire gratuitamente a coloro che per conoscenza diretta hanno necessità particolari.
Primi 3 milioni e 300mila, ne arriveranno molte altre
"Si tratta di una prima consegna - ha concluso Caparini - Sono i primi 3 milioni e 300mila pezzi, ne arriveranno molte altre, col prossimo fine settimana. Si tratta di un lavoro in progerssione, perché sia lo sforzo dei volontari che l'approvvigonamento richiedono tempo.
L'opposizione dem: "Sì, ma i criteri?"
Ha parlato di caos, in giornata, il Pd in minoranza al Pirellone, che per bocca del consigliere regionale Samuele Astuti ha fatto notare come la Protezione Civile consegnerà l’equivalente di una mascherina ogni tre lombardi (trecentomila andranno alle farmacie, che in Lombardia sono 3mila, quindi, cento per ognuna).
“La Giunta dopo aver stabilito l’obbligo di indossarle per chi esce di casa, ieri ha annunciato che verranno date 3 milioni di mascherine ai Comuni per i cittadini. E ha detto che altre 300mila sarebbero state disponibili oggi gratis nelle farmacie – ricorda Astuti – Questa mattina fuori da queste c’erano già le code, mentre pare che non arriveranno che nel fine settimana, come ha reso noto Federfarma. Intanto le mascherine continuano a scarseggiare nelle case di riposo dove ci sono le persone più vulnerabili”.
“Per di più la Regione non ha ancora stabilito i criteri per la distribuzione – fa notare il consigliere Dem – i farmacisti non possono chiedere la dichiarazione dei redditi e i medici di famiglia impazzirebbero se dovesse toccare a loro determinare a quali dei loro assistiti dare questi presidi. Si potrebbe pensare innanzitutto agli over 65, ai cittadini con comorbilità e disabilità, con invalidità superiore ai due terzi, ad esempio”.
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