Lancia cioccolatini turchi, sospeso l’eurodeputato leghista Ciocca VIDEO

"Non farò mai arredamento tra i banchi del Parlamento. Non mi tirerò mai indietro dal manifestare dissenso con gesti simbolici di vivacità politica".

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Lancia cioccolatini turchi, sospeso l’eurodeputato leghista Ciocca: “Non farò mai arredamento tra i banchi del Parlamento. Non mi tirerò mai indietro dal manifestare dissenso con gesti simbolici di vivacità politica”.

Lancia cioccolatini turchi, sospeso l’eurodeputato leghista Ciocca

“La decisione del Presidente Sassoli mi stupisce. Mi stupisce in modo particolare come il Presidente Sassoli si senta offeso e trovi irrispettoso gettare a terra un pacchetto di cioccolatini ricevuto da rappresentanti del Governo turco e invece non mostri lo stesso sdegno di fronte a civili e bambini che muoiono e sono morti in queste giorni per mano turca. Non sarò mai un cartonato telecomandato dai diktat europei o dal Presidente Sassoli. Non farò mai arredamento tra i banchi del Parlamento. Non mi tirerò mai indietro dal manifestare dissenso con gesti simbolici di vivacità politica, nel rispetto degli altri e delle Istituzioni, verso situazioni irrispettose come quella oggetto del mio intervento”.

Come riporta GiornalediPavia.it, è questo il commento dell’Europarlamentare pavese della Lega Angelo Ciocca circa la decisione del Presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, di sospenderlo per 5 giorni dalle attività del Parlamento e di sospendere altresì la sua indennità di soggiorno per 10 giorni.

Il ricorso

L’On. Ciocca ha già informato che presenterà ricorso conformemente all’articolo 177 del regolamento del Parlamento europeo.

“Mi sarei aspettato che il Presidente Sassoli, vista la carica Istituzionale che riveste al Parlamento europeo, prendesse posizioni forti rispetto a quanto sta accadendo tra Turchia e Siria interrompendo immediatamente i negoziati.

La vita di queste persone – conclude Ciocca – vale ben oltre un cioccolato gettato a terra. La vita di queste persone varrebbe un’Europa unita contro questa barbarie”.

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