Il Pd Lodigiano richiede l'adeguamento del piano provinciale sulla pianificazione territoriale

"Non c'è tempo da perdere e bisogna coinvolgere i comuni in scelte"

Il Pd Lodigiano richiede l'adeguamento del piano provinciale sulla pianificazione territoriale
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Pianificazione urbanistica del lodigiano paralizzata da anni per colpa di Lega e centrodestra. Ora incombe l'adeguamento del piano provinciale alla revisione di quello regionale: "Non c'è tempo da perdere e bisogna coinvolgere i comuni in scelte che condizioneranno anche il futuro economico e ambientale del territorio".

Il comunicato del Pd Lodigiano sulla pianificazione territoriale

"Nel Lodigiano la pianificazione territoriale è ferma al 2005 per responsabilità principale del centrodestra e della Lega, che quando hanno amministrato la Provincia tra il 2009 ed il 2014 hanno tenuto in un cassetto per 5 anni una revisione del Ptcp già formalmente adottata alla fine del 2008, oltretutto con il consenso unanime espresso dall’Assemblea dei Sindaci nei confronti di un patto per la riduzione del consumo di suolo che per molti versi anticipava la legge regionale 31 del 2014."

Così esordisce il comunicato stampa del Pd Lodigiano, che fa il punto sulla pianificazione territoriale lodigiana.

Rimettere mano allo strumento urbanistico provinciale

"Ora arriva l’occasione per rimettere mano allo strumento urbanistico provinciale, che entro marzo 2021 dovrà essere adeguato al nuovo Piano Territoriale Regionale (e successivamente saranno i Comuni a dover conformare i rispettivi Pgt al Ptcp), ma sui 2 anni di tempo a disposizione sono già passati 7 mesi senza che ancora si sia mosso nulla. Invece, si tratta di un passaggio fondamentale per il futuro del Lodigiano, che avrà riflessi importanti su temi come il modello di sviluppo economico verso il quale vogliamo che si muova il territorio e le misure che si intendono adottare per favorire la tutela ambientale, solo per fare due esempi.
Un passaggio che deve essere preparato con attenzione, prima di tutto favorendo la conoscenza dettagliata dei contenuti del Piano Territoriale Regionale da parte dei Comuni, che devono poi essere pienamente coinvolti nella definizione degli orientamenti a cui ispirare la revisione generale del Ptcp."

Confronto sul territorio

"Piuttosto che affidare vaghi annunci alla stampa su “strette” nei confronti degli insediamenti di logistica che rischiano di lasciare il tempo che trovano (vista l’esperienza fallimentare delle “linee guida” varate nel 2010 dalla giunta Foroni, rimaste lettera morta), il presidente Passerini si affretti perciò a convocare l’Assemblea dei Sindaci e faccia partire un serio percorso di confronto sul territorio, prima di affidare incarichi tecnici per l’elaborazione del nuovo piano. E’ solo in quel contesto che si potranno approfondire e affrontare questioni cruciali come il modo in cui governare il settore della logistica, mettendo fine alla proliferazione incontrollata degli insediamenti, il recupero delle aree dismesse, la riqualificazione delle aree urbane attraverso la rigenerazione dell’esistente, l’individuazione delle vocazioni territoriali e la concentrazione delle diverse funzioni nelle zone più idonee.E’ un lavoro complesso ma indispensabile, che non si fa sui giornali o nei convegni e che richiede un dialogo vero e costante con le comunità locali, come è nei compiti che una Provincia deve svolgere, a servizio del territorio."

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