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Grazie a Regione ambulatori medici aperti anche d'estate

Grandi benefici per i cittadini che necessitano di un sistema di cure reattivo e attento ai crescenti bisogni di salute

Grazie a Regione ambulatori medici aperti anche d'estate
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Intervento importante di Regione Lombardia per fare chiarezza su una normativa nazionale che rischiava di veder gli ambulatori dei medici di famiglia chiusi nei mesi estivi.

La normativa controversa

Con la cessazione dello stato d’emergenza del Covid, secondo quando previsto dalla legge, i corsisti che si stanno formando nella specialità di medicina generale non avrebbero potuto sostituire per periodi brevi i colleghi “titolari”, causando non pochi disagi per i pazienti che nei mesi di luglio ed agosto avrebbero rischiato di usufruire a singhiozzo della medicina di base.

Ed è per questo che la Commissione Sanità al Pirellone ha ascoltato le istanze delle sigle sindacali dei medici e di Polis Lombardia ( l’ente regionale che eroga il corso di formazione) e le ha trasmesse alla Giunta affinché si trovasse quanto prima una soluzione che non è tardata ad arrivare.

Il provvedimento per tenere aperti gli ambulatori medici

Con la firma del decreto regionale si è quindi messo ordine in un ginepraio burocratico che stava ulteriormente complicando la professione del medico di base già attanagliata da scarsa attrattività e da una gobba pensionistica spaventosa. Si stima che entro il 2024 il 31% di questi professionisti smetterà di esercitare, con il rischio che 3,5 milioni di italiani rimangano senza il proprio medico. Solo parzialmente la legge di potenziamento della sanità lombarda, recentemente approvata, attenua la questione perché, come è noto, la competenza sui medici di famiglia è nazionale e per questo le regioni attendono una presa di posizione forte del Ministro della Salute.

Aumento del massimale di pazienti

Ma non è tutto perché, a distanza di pochi giorni, Regione Lombardia ha emanato un altro provvedimento tanto atteso dagli aspiranti professionisti. Il massimale, attualmente fissato a 650, è stato innalzato a 1.000 pazienti per ogni medico iscritto al terzo anno di corso.

Questo permetterà loro di conciliare l’attività pratica con un adeguato sostentamento economico. Grandi benefici anche per i cittadini che necessitano di un sistema di cure pronto, reattivo e attento ai crescenti bisogni di salute.

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