Cinghiali in autostrada, Baffi del Pd: "La regione non può più aspettare"
"La Regione deve assolutamente mantenere gli impegni assunti, noi non ci stancheremo di insistere e il nostro impegno non si fermerà certo qui”.
“E’ troppo doloroso trovarsi a commentare un così grave incidente che ha causato la perdita di una vita umana per un problema che ormai è una vera e propria emergenza e su cui bisogna intervenire con urgenza, senza più aspettare”.
Cinghiali in autostrada
E’ dispiaciuta e molto preoccupata Patrizia Baffi, vice capogruppo del PD in Regione Lombardia e componente della commissione Agricoltura, dopo la tragica notizia dell’incidente avvenuto questa mattina nel tratto autostradale tra Lodi e Casalpusterlengo, quando un branco di cinghiali ha improvvisamente attraversato la carreggiata, causando un incidente mortale.
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Procedure in ritardo
“La Regione Lombardia, purtroppo, è in ritardo sull'attivazione delle procedure per contrastare la proliferazione – dice Baffi che, attraverso numerosi interventi, si è impegnata su questo tema costantemente, dallo scorso aprile, subito dopo l’insediamento in Consiglio regionale – a partire dai piani di zonizzazione che dovevano essere approvati nel gennaio 2018 e che invece sono stati approvati a luglio. A questo punto, la giunta lombarda aveva a disposizione 90 giorni per l'individuazione delle modalità di gestione sull’intero territorio regionale, ma ad oggi non ha ancora provveduto ad attuare i piani. Un ritardo davvero ingiustificato che non ha nulla a che vedere con la sentenza della Corte costituzionale a cui ha fatto riferimento l’assessore Rolfi”.
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Piani di gestione
“Solo un paio di settimane fa, durante l’assestamento di bilancio, la Giunta ha approvato due nostri ordini del giorno su questo tema – spiega Baffi -. Uno invita la Regione a stanziare fondi e attuare al più presto i piani di gestione, così come previsto dalla legge regionale approvata lo scorso anno, per permettere un più efficace contrasto alla proliferazione dei cinghiali. Con l’altro si impegna invece la Regione a sostenere le province per il personale dedicato alla vigilanza venatoria. Si tratta di una priorità e servono misure efficaci e immediate. Non solo il rispetto delle norme previste, ma anche un intervento a livello nazionale per un fondo che chiediamo da tempo. La Regione deve assolutamente mantenere gli impegni assunti, noi non ci stancheremo di insistere e il nostro impegno non si fermerà certo qui” conclude il consigliere dem.