Bertolaso: "Finire vaccinazioni over 80, dalla prossima prenotazioni over 70 con Poste"
«Siamo atterrati su Marte, non possiamo non gestire prenotazioni via sms».
È bastato poco più di un anno di pandemia per sgretolare l’immagine di efficienza e avanguardia in campo medico-sanitario vantato dalla Lombardia. Attenzione, qui non si mette in dubbio la professionalità di medici, infermieri e di chiunque lavori negli ospedali, chiamati a fare gli straordinari, bensì delle capacità gestionali di una Regione che da febbraio del 2020 ha inanellato una serie di errori e inefficienze anche piuttosto grossolane.
Come riporta Prima Bergamo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso e portato alla cancellazione del Cda di Aria spa, la centrale acquisti regionale, è stata l’incapacità del sistema informatico di gestire le prenotazioni delle vaccinazioni dedicate agli over 80. «Siamo atterrati su Marte, non possiamo non gestire delle prenotazioni via sms», ha sottolineato Guido Bertolaso, coordinatore del piano vaccinale lombardo, in un’intervista concessa al Corriere della Sera.
Tra pochi giorni si apre alle prenotazioni per gli over 70
Guido Bertolaso, pur essendo stato tra i primi detrattori di Aria, ha comunque voluto rassicurare gli animi, sottolineando nel corso della trasmissione Mattino Cinque che tra pochi giorni verranno aperte le prenotazioni per chi ha un’età compresa tra i 70 e i 79 anni. Questo avverrà «non appena avremo convocato tutti gli ultraottantenni – ha specificato – è qualcosa che stiamo cercando di fare giorno e notte».
Non esiste quindi alcuna data certa, resta solo da fidarsi dell’ennesima promessa avanzata dal Pirellone o, in questo caso, da uno dei suoi consulenti.
Vaccinazioni lombarde in media con i dati nazionali
Bertolaso, nel corso della trasmissione, ha respinto le accuse mosse alla macchina regionale, colpevole di essere troppo lenta nelle somministrazioni.
«In tutta Italia sono stati inoculati 7,5 milioni di vaccini – ha detto Bertolaso -, in Lombardia 1 milione 300 mila dosi, pari al 18% del dato nazionale. Sono numeri, non polemiche o dati astratti. Qualcosa non funziona, è vero, ma mi pare di essere stato il primo a criticarlo. Sono qui per vaccinare, non per sistemare la parte informatica della Lombardia. Quando questa componente informatica lavorerà perfettamente, allora vaccineremo più velocemente che nel resto d’Europa».
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Aria nuova?
Interpellato in merito all’azzeramento del Cda di Aria, Bertolaso ha commentato: «Non sono mai soddisfatto quando bisogna cambiare qualcuno che corre insieme a me per cercare di vincere questa difficilissima sfida. Sarei stato soddisfatto se, arrivando qui ai primi di febbraio, avessi trovato una struttura che si occupava dell’informatica e delle prenotazioni in Regione che funzionasse come mi aspettavo».
In ogni caso, nonostante le mancate convocazioni degli anziani e le trasferte in sedi vaccinali lontane da casa anche decine di chilometri, Guido Bertolaso garantisce che neanche una fiala di vaccino anti-Covid «è stata buttata. AstraZeneca si può utilizzare anche il giorno dopo, di Moderna abbiamo a disposizione poche dosi che utilizziamo per vaccinare le persone fragili e per Pfizer c’è una fila talmente lunga che anche da questo punto di vista non ci sono problemi».
Visita di Foroni a Lodi e Sant'Angelo
L'assessore alla Protezione civile Pietro Foroni ha visitato oggi, 23 marzo 2021, i centri vaccinali di Sant'Angelo Lodigiano (Lo) e di Lodi, inaugurato nella giornata di ieri.
"Per ora qui sta andando secondo le previsioni - ha detto Foroni, visitando l'hub del capoluogo -, si tratta di una struttura che ha dieci linee attive e può arrivare a 20 secondo le necessità, ed effettua 400 vaccinazioni al giorno circa".
Anche la struttura di Sant'Angelo Lodigiano è stata aperta ieri, mentre domani, mercoledì 24 marzo, sarà aperto l'hub di Codogno.
"Sto girando diversi centri per ringraziare i volontari di protezione civile che aiutano in questa grandissima e unica campagna sanitaria - ha ricordato l'assessore lombardo -. Ne esco confortato perché in questi centri vedo una organizzazione che si sta affinando sempre più, una grande sinergia tra medici, volontari, personale infermieristico e amministrativo".
"I problemi non mancano, li abbiamo visti - ha aggiunto Foroni - soprattutto nella fase di prenotazione, ma dovremo passare quanto prima alla nuova piattaforma. Stiamo affrontando subito le difficoltà di percorso sia grazie alle sinergie 'professionali' ma soprattutto per il quantitativo di vaccini ora ancora ridotto. L'obiettivo è arrivare a una vaccinazione di massa per garantire la quale la macchina dovrà 'tendere' alla perfezione, tenendo conto di quello che è accaduto in queste ore".
"Quello che va rimediato è il sistema delle prenotazioni, occorre intervenire - ha ribadito nuovamente Foroni, visitando il centro santangiolino -. Oggi con un numero basso di vaccini riusciamo a sopperire alle difficoltà, ma dobbiamo arrivare tra la fine di aprile e l'inizio di maggio ad avere una organizzazione il più efficiente possibile. Del milione e mezzo di dosi destinato alla Lombardia risulta che oltre l'80 per cento è stato somministrato. Non vedo l'ora che arrivi quel numero importante di dosi attese per consentire una vaccinazione di massa".