Aggressione a Pioltello Casa Pound vuole denunciare per calunnia Ricchiuti di Liberi e uguali
Pronta replica dei militanti di Casa Pound alle parole della candidata di Liberi e Uguali Lucrezia Ricchiuti che ha denunciato l'aggressione al banchetto da parte di un militante a Pioltello.
Casa Pound Milano è pronta a denunciare per calunnia Lucrezia Ricchiuti, dopo che questa ha denunciato una aggressione a Pioltello al banchetto di Liberi e uguali, oggi, sabato, al mercato.
Casa Pound minaccia le vie legali
“Abbiamo denunciato un militante di Leu per tentata rapina e per calunnia, dopo che prima ha cercato di strappare il cellulare dalle mani di un nostro giovane dirigente e poi lo ha denunciato ai carabinieri dicendo di essere stato malmenato”. Così replica Casa Pound Milano alla descrizione dei fatti postata dalla Ricchiuti sul suo profilo Facebook. “Non solo: se, come sembra allo stato attuale, dovesse emergere che la versione di questo prode è stata confermata davanti ai carabinieri anche dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti, denunceremo per calunnia anche lei”.
Il commento del vicepresidente di Casa Pound Marco Clemente
“Non c’è ruolo istituzionale che possa far passare impunito l’uso sistematico della menzogna per fomentare l’odio e criminalizzare l’avversario”. Lo ha dichiarato il vicepresidente nazionale di CasaPound Italia e candidato alla Camera dei deputati a Milano, Marco Clemente, in merito all’episodio che si è verificato a Pioltello, dove era in corso un banchetto elettorale del movimento. “La pazienza è davvero finita. Non ci sarà più alcuno sconto per questa gente che prima aggredisce e poi frigna di essere stata aggredita. Sappiano tutti i rimestatori di fango che ci sono testimoni che hanno visto come è andata e che aiuteranno a ripristinare la verità”.
“Useremo tutti gli strumenti della legge per farci rispettare”
“Useremo tutti gli strumenti che la legge mette a nostra disposizione per fare in modo che questa gente impari finalmente a stare al mondo, perché il reato non lo commettono più solo contro di noi, ma contro l’intera tenuta sociale del Paese. E questo – ha concluso il vicepresidente di Cpi – senza neanche voler entrare nel merito delle violenze e della guerriglia che i criminali antifascisti portano ormai quotidianamente nelle nostre città”.