Pagare meno tasse a Milano che a Lodi? Sembra un paradosso, ma è tutto vero. In Lombardia succede anche questo. La nuova ricerca CNA “Comune che vai fisco che trovi” mostra come, a parità di impresa, la pressione fiscale possa cambiare radicalmente da un capoluogo all’altro.
Tasse in leggero calo per le imprese
A livello nazionale, l’Osservatorio segnala un lieve alleggerimento. La tassazione media sulle imprese individuali è scesa dal 52,8% al 52,3%.
In termini concreti, significa che le imprese italiane hanno smesso di lavorare per il fisco e iniziato a guadagnare effettivamente due giorni prima rispetto al 2023, liberandosi del peso fiscale il 9 luglio.
Ma i dati mettono in luce squilibri enormi tra Nord e Sud. Bolzano si conferma il territorio più favorevole, con un prelievo al 46,3%, mentre Agrigento chiude la classifica con un impressionante 57,4% di tassazione. E la Lombardia?
Com’è la situazione a Lodi
La Lombardia si colloca in posizione intermedia ma con divari interni significativi. Sondrio è il capoluogo con il livello di tassazione più basso. Con un total tax rate pari al 49,8% occupa l’ottavo posto a livello nazionale ed è l’unica città lombarda sotto la soglia del 50%.
Seguono Milano, con il 50,5% e il 16° posto nella classifica italiana, e Brescia con il 50,9% al 25° posto. Subito dopo troviamo Bergamo a pari merito con la nostra Lodi in cui il fisco arriva a incidere per il 51,3%. Si tratta quindi della quinta provincia della Regione e della 38esima provincia a livello nazionale con le tasse più basse. Si prosegue poi nella classifica con Como, Lecco e Varese.
La quinta provincia con meno tasse in Lombardia
Tra i fanalini di coda c’è poi la provincia di Mantova con il 52,8% di tassazione. Messe peggio sono solo Pavia con il 53% e soprattutto Cremona dove il prelievo arriva al 55,7%, piazzando la città al 105° posto nazionale.
La conseguenza di questi numeri si traduce nei diversi tax free day, ovvero il giorno dell’anno in cui gli imprenditori iniziano a lavorare per sé stessi e non più per il fisco. A Sondrio arriva il 30 giugno, a Milano il 3 luglio e a Brescia il 4 luglio. A Mantova arriva l’11 luglio mentre a Cremona bisogna attendere il 22 luglio: quasi un mese di differenza che incide direttamente sulla crescita delle imprese.
La tabella con la classifica e i dati provincia per provincia:
Città | Percentuale tasse | Tax free day |
Posizione nazionale
|
Sondrio | 49,8% | 30 giugno | 8° |
Milano | 50,5% | 3 luglio | 16° |
Brescia | 50,9% | 4 luglio | 25° |
Bergamo | 51,3% | 6 luglio | 37° |
Lodi | 51,3% | 6 luglio | 38° |
Monza | 52% | 8 luglio | 55° |
Como | 52,1% | 9 luglio | 61° |
Lecco | 52,5% | 10 luglio | 70° |
Varese | 52,5% | 10 luglio | 71° |
Mantova | 52,8% | 11 luglio | 78° |
Pavia | 53% | 12 luglio | 82° |
Cremona | 55,7% | 22 luglio | 105° |
“La strada è ancora lunga”
Per Giovanni Bozzini, presidente di CNA Lombardia, l’Osservatorio rappresenta uno strumento decisivo per capire il legame tra fiscalità ed efficienza dei territori.
“Siamo di fronte a un leggero miglioramento, ma la strada è ancora lunga – sottolinea – Per noi piccoli e medi imprenditori è discriminante lavorare fino a giugno, luglio o addirittura agosto per il nostro socio Stato. Più questo socio è virtuoso, efficiente e prudente, più possiamo contare su un carico fiscale sostenibile. Ciò che emerge con chiarezza è che più la Pubblica Amministrazione funziona, meno il peso fiscale grava sui contribuenti”.
Una situazione paradossale
Il rapporto CNA si basa su un’impresa tipo: una ditta individuale con un laboratorio artigiano di 350 metri quadri e un negozio di 175 metri quadri, entrambi di proprietà per un valore complessivo di un milione di euro. Con ricavi stimati in 431mila euro e un reddito d’impresa di 50mila, il livello di tassazione viene calcolato in base a imposte e tributi comunali e regionali.
A determinare le differenze sono soprattutto le addizionali sul reddito, l’IMU sugli immobili e i tributi legati alla raccolta e gestione dei rifiuti. L’Osservatorio conferma infine un paradosso: i territori dove l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi sono inferiori coincidono con i luoghi dove il carico fiscale è più pesante.