Spese 2020, detrazione fiscale solo per pagamenti tracciabili

Ecco cosa cambierà nel 2021 (spese sostenute quest'anno) nella dichiarazione dei redditi.

Spese 2020, detrazione fiscale solo per pagamenti tracciabili
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Sta per iniziate la “stagione” delle dichiarazioni dei redditi 2020 (riferiti al 2019) e già si parla dei problemi – inevitabili – delle novità introdotte per il 2021. Il prossimo anno, infatti, si potrà beneficiare della detrazione fiscale del 19% solo per pagamenti tracciabili.

Detrazione fiscale, ecco cosa cambia

Una nuova regola che metterà sicuramente in difficoltà più di qualche contribuente. E l’attenzione deve essere alta da subito perché influirà sulle spese accumulate nel 2020. Ma cosa significa? In sostanza, per beneficiare della detrazione fiscale, non basterà più conservare la ricevuta, la fattura o lo scontrino, ma si dovrà conservare ed esibire anche la ricevuta di pagamento che attesti l’utilizzo di un metodo tracciabile.

Solo metodi di pagamento tracciabili

Federconsumatori è già in campo per aiutare i contribuenti a non farsi sorprendere dalla novità. A seguito della Legge di Bilancio 2020, per beneficiare degli sgravi fiscali relativi alle spese “detraibili” sostenute nel corso del corrente anno sarà, dunque, indispensabile produrre la documentazione che ne attesti la tracciabilità.

In fase di dichiarazione dei redditi, questo adempimento comporta dover allegare, assieme alla ricevuta quietanzata, il documento attestante la modalità di pagamento utilizzata: i pagamenti delle spese che danno diritto alla detrazione del 19% devono essere eseguiti con bancomat, carta di credito, carta prepagata, assegno bancario e circolare, bonifico bancario e postale. Strumenti questi che comportano costi aggiuntivi alle spese sostenute.

Le spese da tracciare

Saranno soggette a queste regole le spese per visite specialistiche private, rate del mutuo per la detrazione degli interessi, spese di intermediazione per l’acquisto della casa, spese veterinarie, spese funebri, spese per la scuola (servizi di mensa, gite scolastiche, servizi di pre e post – scuola, assicurazioni scolastiche (tranne che per i libri di testo e il corredo scolastico a meno che non si tratti di dispositivi per gli alunni con difficoltà di apprendimento documentate), spese per attività sportiva di ragazzi tra i 5 e i 18 anni, spese per l’università (affitto per studenti fuori sede), spese di assicurazione (vita, infortuni, ecc…), spese per addetti all’assistenza di non autosufficientierogazioni liberali a favore degli istituti scolastici, abbonamento al trasporto pubblico locale.

Spese escluse

Sono escluse, invece, dal pagamento tracciabile le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici, le prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o da strutture convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale.

“Rimane irrisolto il problema dei costi aggiuntivi da sostenere per la tracciabilità – commenta -Federconsumatori – Problema che si auspica venga risolto nei tempi brevi per garantirne l’utilizzo alla gran parte dei cittadini”.

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