La Lombardia scommette sulle filiere, Guidesi: "Anticiperemo i tempi e certificheremo le nostre leadership"
"Capofila, fornitori, università e centri di innovazione insieme verso il futuro con il sostegno di Regione"
La Lombardia spinge sulla politica industriale e anche questa volta anticipa i tempi creando esempi da seguire sia a livello nazionale sia europeo. È quanto sta avvenendo nella regione-locomotiva in termini di nuova strategia di sostengo alle imprese orientata al concetto di filiere ovvero al consolidamento dei rapporti tra mondo produttivo, mondo accademico e scientifico e istituti formativi per la creazione di veri eco-sistemi. La parola chiave, dunque, è progettualità e questo sforzo a medio-lungo termine avviene in un momento in cui c’è ottimismo da parte degli imprenditori.
La Lombardia scommette sulle filiere, Guidesi: "Anticiperemo i tempi e certificheremo le nostre leadership"
Un percorso iniziato un anno fa con l'intuizione dell'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, regista dell’operazione; una visione precisa partita con una manifestazione di interesse per riconoscere e supportare il rafforzamento, la resilienza e la competitività delle filiere produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali, produttivi ed economici del proprio territorio e poi sviluppata con misure specifiche a supporto.
Una strategia di politica industriale a carattere europeista in quanto il percorso è figlio di un indirizzo adottato a Bruxelles dal commissario Thierry Breton che ha scelto 14 eco-sistemi strategici su cui concentrare l’azione. Regione Lombardia ha aggiunto alla ricetta europea un grado di flessibilità, lasciando libertà agli imprenditori di manifestare i propri progetti anche al di là dei settori ‘privilegiati’ dall’Europa.
Una nuova impostazione spiegata così dall'assessore Guidesi:
"Siamo convinti che una pianificazione strategica settoriale ci consentirà di anticipare i tempi e di certificare le nostre leadership. Capofila, fornitori, università e centri di innovazione insieme verso il futuro con il sostegno di Regione".
E in effetti le filiere possono essere una risposta alla sempre maggiore complessità di questo momento storico e stimolare nuovi modi di fare la manifattura. La conferma è arrivata dalle imprese stesse che in soli pochi mesi hanno aderito convintamente al nuovo progetto di Regione.
Forte del successo riscontro la Regione ha deciso di convocare le capofila delle filiere riconosciute per un confronto utile a stabilire i prossimi passi della nuova strategia, per la quale sono già previste risorse economiche specifiche a dimostrazione di quanto la Lombardia su questo progetto si voglia giocare tutte le sue carte nella sfida verso il futuro.
Le filiere
Ecco nello specifico le filiere, al momento 35, che hanno voluto sposare e scommettere sul progetto della Regione.
Filiere che complessivamente coinvolgono 706, tra imprese, università, centri di ricerca e istituti di credito e che sono presenti in tutte le 12 province lombarde; di queste l’86% dichiara come obiettivo quello dell’innovazione e della sostenibilità e il 34% ha per oggetto un progetto specifico di sostenibilità ed economia circolare.
Mediamente il ‘partenariato’ si compone di 20 soggetti. Tutti fino a poco tempo fa non si parlavano tra di loro, al massimo si incrociavano sul campo scambiandosi bene e servizi, così come bonifici e fatture; oggi invece non solo sono coinvolti in una scelta di sistema che prevede l’individuazione di percorsi di medio-lungo termine ma dichiarano la volontà di collaborazione tra le diverse filiere.
Situazione quasi impensabile fino a qualche mese fa che grazie ad un cambio di mentalità decisivo da parte della Regione porta la Lombardia nel suo habitat naturale, quello europeo. Il tempo dirà se anche in questo caso il sistema lombardo abbia colto prima degli altri le sfide del futuro; intanto le imprese dimostrano curiosità e grande interesse.