Fa la spesa in malattia e la inchioda un investigatore: licenziata
La donna, che ha anche un figlio, si è rivolta al sindacato Uilca per denunciare l’accaduto.
Spesa in malattia fatale. Era a casa dopo un’operazione al braccio, ma è uscita ugualmente per fare spese. Non sapeva che la sua azienda, che si occupa di reti informatiche, la stava facendo seguire da un investigatore privato. Così è scattato il licenziamento in tronco.
Investigatore privato alle calcagna
E’ questa la strana vicenda che vede protagonista una trevigliese ex quadro direttivo della Sinergia, società affiliata alla locale Banca di Credito cooperativo e che si occupa di reti informatiche. La donna, che ha anche un figlio, si è rivolta al sindacato Uilca per denunciare l’accaduto. Stando a quanto emerso, si trovava in malattia a seguito di un’operazione chirurgica a un braccio.
Pedinata per due settimane
Le è stato quindi messo alle calcagna un investigatore privato per due settimane, da mattina a sera. Che avrebbe rilevato alcune violazioni delle condizioni della malattia retribuita. Da qui la decisione di licenziare e quindi la vertenza sindacale.
Aperta vertenza sindacale
Stamattina nel capoluogo orobico la resa dei conti: interverranno probabilmente la stessa lavoratrice, insieme a Giovanni Gianninoto, sindacalista della Uilca che sta seguendo la vertenza, il segretario di categoria Fabio Donarini e Amerigo Cortinovis, segretario generale della Uil Bergamo.
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