Regione Lombardia

Cresce l'occupazione in Lombardia lavoro ai livelli pre-crisi

Crescono i settori dell'industria e dell'edilizia, in calo anche disoccupazione e cassa integrazione

Cresce l'occupazione in Lombardia lavoro ai livelli pre-crisi
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Prosegue la fase positiva del mercato del lavoro regionale. Il numero degli occupati in Lombardia nel secondo trimestre di quest’anno tocca il livello di 4 milioni e 439 mila unità, con una crescita di ben 115 mila posizioni su base annua. Il dato arriva dal rapporto di Unioncamere Lombardia realizzato sulla base delle stime e dati Istat e Inps relativi al secondo trimestre del 2022. Il recupero dei livelli pre-Covid appare quindi quasi completato: mancano solo 30mila occupati per tornare ai valori del 2019.

Occupazione più alta che a livello nazionale

Il tasso di occupazione regionale si attesta al 68,3%: un livello nettamente superiore alla media nazionale (60,5%) e in crescita di quasi due punti su base annua. In Lombardia però, a differenza del dato complessivo italiano, non sono ancora del tutto recuperati i valori pre-Covid . Questo si spiega con il diverso andamento del denominatore del tasso di disoccupazione, la fascia di popolazione in età lavorativa dai 15 ai 64 anni, la cui diminuzione meno marcata che nel resto d’Italia influisce sull’indicatore complessivo.

"I dati positivi – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi - sono segno della stabilità e del potenziale del nostro sistema economico produttivo, messo però a rischio dai costi energetici; continueremo a esprimere il nostro potenziale offrendo opportunità di lavoro solo se l'intervento dell'Europa sul tema energetico ci sarà e sarà immediato ed efficace".

A crescere però è soprattutto la componente maschile della forza lavoro (+3,4% gli occupati su base annua), trainata dall’espansione dei settori dell’industria (+6,5%) e delle costruzioni (+5,6%). Più lenta invece la crescita dell’occupazione femminile (+1,7%), anche per via del primo calo, dopo un anno di segni positivi, registrato dal comparto dei servizi diversi dal commercio (-0,5%). Continua quindi purtroppo ad allargarsi il divario di genere nella popolazione lavorativa.

Lavoro ai livelli pre-crisi scendono disoccupazione e cassa integrazione

Ancora in diminuzione la disoccupazione, anche se con un rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell'anno. Il tasso che scende al 5% e si riporta in linea con i livelli pre-crisi. La crescita degli occupati spinge al rialzo il tasso di attività (71,9%), che misura la partecipazione della popolazione al mercato del lavoro, in crescita di 1,2 punti su base annua e ormai prossimo anch’esso ai valori del 2019.
Il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni è di +53 mila contratti e su base annua la crescita è pari a +137 mila posizioni lavorative (il valore del primo trimestre era +154 mila). Si rafforza il contributo positivo della componente a tempo indeterminato (+51 mila posizioni) grazie alla crescita delle trasformazioni con la loro stabilizzazione.

“I dati lombardi di questo primo semestre 2022 mostrano un mercato del lavoro ancora in piena salute, anche se ci sono segnali di rallentamento.” – ha commentato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – “Il rafforzamento del tempo indeterminato è un fatto molto positivo che segnala il consolidamento della crescita nell’occupazione ampliando gli organici stabili delle imprese. Resta da vedere quale sarà l’impatto dei costi di produzione ed energia sulle prossime rilevazioni trimestrali visto il calo che i dati più recenti sembrano già indicare a livello nazionale”.

La cassa integrazione conferma il forte calo su base annua pur restando ancora superiore ai valori pre-Covid: diminuiscono dell’87% le ore autorizzate. Scendono tutte le componenti della CIG tranne quella straordinaria, che torna in crescita del +34,5%.

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