Consumi, conserve fai da te contro gli sprechi: successo di Donne Impresa Coldiretti

Ecco, per chi se li fosse persi, i prezioni consigli delle donne Coldiretti.

Consumi, conserve fai da te contro gli sprechi: successo di Donne Impresa Coldiretti
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Conserve fai da te: il successo dell'iniziativa di Coldiretti a Lodi.

Conserve fai da te

Peperoni in agrodolce, confettura di zucca e marmellata di fichi: sono arrivate per la prima volta in piazza della Vittoria a Lodi le conserve fai da te proposte dal Gruppo Donne Impresa Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza. In occasione del festival “Le Forme del Gusto”, usando frutta di stagione e a km zero, le imprenditrici guidate dalla responsabile interprovinciale Rachele Cipolla hanno preparato dal vivo in piazza della Vittoria tre ricette diverse, offrendo preziosi consigli su come mantenere i vasetti in sicurezza.

Oltre 10 milioni di consumatori

In Italia sono oltre 10 milioni i consumatori che al rientro dalle vacanze si sono messi al lavoro tra pentole e vasetti nella preparazione di conserve fatte in casa per garantirsi un’alimentazione più genuina e naturale, ridurre gli sprechi e risparmiare in tempo di crisi. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’, secondo cui maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata alla scelta delle materie prime, che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati degli agricoltori a chilometro zero di Campagna Amica. A Lodi le imprenditrici della Coldiretti hanno puntato su peperoni, zucche e fichi per accompagnare rispettivamente secondi piatti, formaggi e dolci.

I consigli

Conserve e confetture consentono di utilizzare ortofrutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71 per cento) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno, sempre secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’. L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – hanno spiegato le Donne Impresa di Milano, Lodi e Monza Brianza al pubblico del laboratorio del gusto  – comporta l’osservanza di precise regole, in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono essere adottate anche dai consumatori casalinghi, soprattutto nella fase di sterilizzazione. La grande differenza - chiarisce la Coldiretti interprovinciale - è che nelle conserve casalinghe si possono utilizzare frutta e ortaggi di stagione provenienti dall’Italia, Paese che ha conquistato in Europa e nel mondo il primato della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,4 per cento). Nei prodotti industriali invece – conclude la Coldiretti – è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza della materie prime agricole solo per i derivati del pomodoro, ma non per quelli della frutta e degli altri ortaggi ed è facile mettere inconsapevolmente nel carrello della spesa marmellate o sciroppati con frutta proveniente dall’Europa dell’est e sott’oli realizzati con ortaggi africani o cinesi.

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