Lodi

Viale Giovanni XXIII: approvato lo studio preliminare di riqualificazione

Verrà ripensato nel suo complesso l’assetto stradale, per migliorare la sicurezza del tratto e garantire più sicurezza per tutti gli utenti della strada.

Viale Giovanni XXIII: approvato lo studio preliminare di riqualificazione
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La Giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione complessiva di viale Papa Giovanni XXIII.

Viale Giovanni XXIII: approvato lo studio preliminare di riqualificazione

“L’intervento che effettueremo in viale Giovanni XXIII non si limita al ripristino del manto stradale, ma consiste in una vera e propria riqualificazione di questo asse viario di importanza strategica per la città che innerva un quartiere densamente popolato, garantisce il collegamento con alcuni degli istituti scolastici più frequentati della città e rappresenta una via di transito molto utilizzata anche da chi deve raggiungere la zona della Faustina e da lì il centro città - dichiara il Sindaco Sara Casanova -. Come già accaduto per viale Rimembranze, agiremo nella logica di ripensare nel suo complesso l’assetto stradale, per migliorare la sicurezza del tratto e garantire più sicurezza per tutti gli utenti della strada”.

“Abbiamo approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica, e subito dopo Ferragosto saremo pronti per deliberare il definitivo-esecutivo, in modo tale da poter avviare in tempi brevi la procedura di gara - prosegue l'assessore ai Lavori pubblici Claudia Rizzi -. Il quadro economico complessivo dell’opera è di 400.000 euro e comprende un finanziamento regionale di 200.000 euro che ci impone ritmi serrati e una scadenza perentoria al 10 settembre per la consegna del cantiere. È un progetto importante, con una visione ambiziosa e “green” che crediamo potrà dare soluzione definitiva ai problemi che affliggono da tempo viale Giovanni XXIII, valorizzando al massimo la vocazione scolastica e residenziale di questa zona. Le soluzioni studiate per favorire l’utenza “debole”, si sposano con un deciso inserimento di spazi a verde che renderanno il viale un percorso piacevole e sicuro soprattutto per gli studenti che ogni giorno affollano gli istituti”.

In cosa consiste l'intervento

Scendendo nel dettaglio, le lavorazioni comporteranno il ripristino del manto stradale della carreggiata, la demolizioni dei marciapiedi che saranno “de-impermeabilizzati” trasformati in aiuole, e la creazione di una nuova area ciclopedonale rialzata che occuperà una delle due corsie di marcia e sarà delimitata da cordoli in pietra recuperati dai percorsi pedonali esistenti e ricollocati. La strada diverrà quindi necessariamente a senso unico con circolazione consentita esclusivamente da via Salvo d’Acquisto in direzione via Buozzi.
L’integrità degli alberi lungo il viale sarà preservata, si prevedono solo due abbattimenti di esemplari il cui sviluppo ha determinato una serie di interferenze problematiche con abitazioni private
Il numero attuale di posteggi, circa 55, sarà mantenuto e aumentato di alcune unità. Le fermate dei bus rimarranno alla medesima altezza, seppure riposizionate coerentemente al nuovo assetto progettuale, e sono già in corso le valutazioni da parte del Comune e di Line S.p.a. per ridefinire l’itinerario della Linea 2, diretta al centro.
Si procederà infine al rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale e alla sistemazione delle aiuole.

La spiegazione dell'assessore Tarchini

“Lo schema di circolazione completamente revisionato, unito all’istituzione di un limite di velocità non superiore a 30 km orari, contribuirà a conferire a questa zona, con la sua vocazione prettamente residenziale e a servizi scolastici, le caratteristiche proprie di un’“isola ambientale”, cioè velocità moderata e minor traffico di attraversamento - conclude l’assessore alla Mobilità Alberto Tarchini -. Grande attenzione sarà riservata anche al patrimonio arboreo. Le lavorazioni saranno puntualmente seguite da un agronomo. Prevediamo infatti l’ampliamento fino a 1700 mq delle aiuole che delimitano le alberature e occupano attualmente solo 200 mq, in questo modo la salute degli esemplari sarà salvaguardata perché gli apparati radicali potranno svilupparsi liberamente e senza ostacoli e si eviterà il rischio di sconnessioni dovute allo sviluppo superficiale delle radici, migliorando le condizioni generali di sicurezza e decoro dei percorsi.”

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