Truffa dello specchietto: scoperto e denunciato l'autore
Si tratta di un pregiudicato di 45 anni residente a Napoli.
I Carabinieri di Zelo Buon Persico, particolarmente attenti alle esigenze della cittadinanza, in special modo delle fasce deboli vittime di reati perfidi quali le truffe, il 12 dicembre scorso, al termine di opportuni e approfonditi accertamenti, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Milano F.A., un 45enne pregiudicato campano residente a Napoli, responsabile della così detta truffa dello specchietto.
Il racconto della 28enne truffata
Le indagini hanno preso il via il 20 novembre scorso quando D.T.A., 28enne zelasca, dopo aver realizzato di essere stata truffata, ha denunciato ai carabinieri del luogo di residenza che la sera del giorno prima, mentre si trovava in Via Marescalchi di Milano alla guida della propria monovolume Volkswagen, era stata invitata a fermarsi da un altro automobilista che le contestava il danneggiamento dello specchietto laterale della propria Fiat 500. La donna, dispiaciuta per l’accaduto sebbene per nulla convinta di aver effettivamente urtato l’altra macchina, si faceva comunque convincere dall’uomo a prelevare da un vicino sportello bancomat e consegnargli la somma di 250 euro, necessaria, a dire dell’uomo, per sistemare la questione seduta stante senza interessare le rispettive assicurazioni per evitare inutili perdite di tempo e burocrazia, vedendolo sparire subito dopo con il maltorto.
Individuato grazie alle telecamere e alla testimonianza della vittima
Immaginando di essere stata vittima di una truffa ha raccontato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Zelo, i quali grazie a un lungo, paziente e impegnativo lavoro, concentrandosi sulle numerose immagini registrate dalle telecamere comunali presenti lungo il tratto di strada milanese in questione, hanno smascherato l’identità del truffatore, individuando prima la macchina della parte offesa e poi la Fiat 500 del malvivente, scoprendo che la stessa era intestata alla madre dell’autore. La ragazza ha avvalorato ulteriormente l’attività d’indagine riconoscendo con certezza il soggetto fra le varie effigi fotografiche sottoposte alla sua visione.
Per altro, F.A., gravato da foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel comune di Milano, oltre che per truffa, reato contemplato dall’art. 640 del c.p., è stato denunciato anche per violazione dell’art. 76 comma 3 D.L. 159/2011.