Sant'Angelo Lodigiano

Trovato in casa con "travestimenti" da poliziotto per le truffe: denunciato pregiudicato recidivo

Recuperati stemmi e uniformi di Forze di Polizia.

Trovato in casa con "travestimenti" da poliziotto per le truffe: denunciato pregiudicato recidivo
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Recuperati stemmi e uniformi di Forze di Polizia: denunciato pregiudicato recidivo.

L'attività dei Carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano

Lo mattina dello scorso 29 marzo 2021 i Carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, hanno svolto un mirato servizio “Alto Impatto” finalizzato al contrasto del crescente quanto preoccupante fenomeno delle truffe in danno di anziani ad opera di finti appartenenti alle Forze di Polizia. Si tratta, cioè, di una pratica che con il passare del tempo è divenuta una vera e propria piaga sociale, soprattutto per il proliferare di soggetti avvezzi a delinquere nella particolare fenomenologia delinquenziale.

Proprio seguendo questo criterio investigativo, i carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano, al termine di una mirata attività informativa, hanno eseguito una perquisizione d’iniziativa a casa del 44enne M.G., originario di Reggio Calabria, ma trapiantato a Sant’Angelo Lodigiano e loro vecchia conoscenza, denunciato nel lontano 2004 per ricettazione.

Trovato in possesso di materiale utile per commettere altri reati

La decisione di bussare alla porta di casa di M.G. è stata anche dettata dal fatto che costui, nel 2017, è stato denunciato per falsità materiale e detenzione e fabbricazione di segni distintivi in uso a corpi di Polizia, oltre che di violazione in tema di armi. E in effetti mai intuizione fu più felice, dal momento che nel corso della perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto materiale chiaramente destinato alla commissione di reati “sul generis”:

  • una pistola replica identica di una Beretta cal. 92 FS, di quelle per intenderci in uso a carabinieri e polizia;
  • un’altra pistola scacciacani, un paio di manette;
  • 30 munizioni cal. 8 a salve;
  • un facsimile di porta documenti con relativo stemma della Polizia di Stato;
  • due palette catarifrangenti, di cui una con la scritta Ministero dell’Interno - Polizia di Stato e l’altra Prefettura di Milano – Agente Pubblica Sicurezza, ovviamente entrambe prive di matricola e quindi artefatte;
  • due uniformi complete di gradi, distintivo del reparto, berretto, cinturone, guanti, fondine e porta manette;
  • due mascherine anti-contagio con i segni distintivi della Polizia di Stato.

Era già stato denunciato

Il ritrovamento del materiale è costato ad M.G., che vanta un curriculum vitae delinquenziale di tutto rispetto, soprattutto per quanto concerne i reati contro la persona, un’altra denuncia per ricettazione e possesso ingiustificato di stemmi distintivi appartenenti alle FF.PP., anche se le indagini dei carabinieri proseguono per appurare la provenienza delle uniformi, che unitamente a tutto il restante materiale sono state sottoposte in sequestro e trattenute in carico all’ufficio, in attesa delle determinazioni della Procura di Lodi, a cui la comunicazione del deferimento è stata immediatamente inoltrata, sottolineando la pericolosità sociale del soggetto dovuta alla sua incorreggibile proclività a delinquere nel peculiare settore, che va di pari passo con l’importanza del materiale in sequestro.

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