Trovato il cane che ha ucciso Pippo, ora è sotto sequestro sanitario

Dopo l'attacco la padrona aveva preso il cane ed era scappata senza prestare aiuto.

Trovato il cane che ha ucciso Pippo, ora è sotto sequestro sanitario
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E' passata una settimana esatta da quando Germano e Pippo giovedì scorso a Tavazzano con Villavesco sono stati attaccati da un pitbull sfuggito alla sua padrona, che non ha lasciato scampo al povero meticcio di 10 anni.

La padrona del cane aggressore era sparita nel nulla

La padrona del cane, come raccontato qualche giorno fa, subito dopo l'aggressione aveva ripreso l'animale dileguandosi verso casa ma senza più dare tracce di sè: non è infatti mai andata a scusarsi per quanto successo né ha mai proposto un aiuto. Solo il compagno della donna, subito dopo l'accaduto, aveva bussato alla porta di Germano e della sua famiglia scusandosi per l'"accidentale" morte del cane.

In ogni caso Germano Fradegrada, consigliere comunale di Tavazzano, seppur in questo momento di forte dolore ha reagito alla tragedia e presentato formale denuncia alle forze dell'ordine che hanno investigato sul caso e sono riusciti a rintracciare il pitbull assassino.

Rintracciato il cane aggressore: ora è sotto sequestro sanitario

La polizia locale dell'Unione Nord Lodigiano è riuscita ad individuare il pitbull aggressore, di proprietà del figlio della donna, il quale è stato sottoposto a un periodo di sequestro sanitario di dieci giorni, che passerà liberamente a casa: secondo quanto scoperto il cane è vaccinato ma sembrerebbe non essere assicurato. Il regolamento di polizia veterinaria all'art. 86 prevede che i cani morsicatori debbano essere isolati e tenuti in osservazione per dieci giorni nei canili comunali. L'osservazione a domicilio può essere autorizzata su richiesta del possessore soltanto se "non risultano circostanze epizoelegicamente rilevanti" ed in tal caso l'interessato deve dichiarare di assumersi la responsabilità della custodia dell'animale e l'onere per la vigilanza da parte del veterinario comunale.

Tale isolamento è necessario per tutelare la vittima del morso, Germano infatti, nel tentativo di salvare Pippo, è rimasto ferito alla mano sinistra, per prevenire la rabbia canina.

Inoltre in questo arco di tempo il pitbull sarà anche sottoposto all'esame del veterinario competete, incaricato di valutare il comportamento dell'animale per comprendere se si tratti o meno di un cane pericoloso o se quello a Pippo sia stato uno spiacevole caso isolato (questa è la prassi: nel caso di Germano, come raccontato da lui e da altri testimoni, il cane aveva già aggredito altre volte cani e persone).

Le (possibili) misure a livello comunale

Al diffondersi della notizia dell'attacco e della morte di Pippo a Tavazzano in molti hanno espresso paura nel circolare con i propri cani, specialmente di taglia piccola, e sembrerebbe essersi creata una situazione di allarmismo generale. Inoltre le lamentele si sono alzate anche nei confronti della possibile introduzione dell'obbligo di museruola in alcune zone della città.

Il sindaco Francesco Morosini ha voluto tranquillizzare i cittadini dichiarando che non ci sarà un'ordinanza più restrittiva della normativa già esistente e vigente. L'unico intento dell'amministrazione comunale, di cui fa parte anche Germano, è quello di ribadire con maggiore forza i contenuti delle norme riguardanti la gestione dei cani al solo fine di tutelare i cittadini. Tra le norme che verranno messe in rilievo, il fatto che un cane aggressore non potrà essere condotto da un minore di 18 anni e dovrà portare la museruola, anche nei locali pubblici. La normativa vigente inoltre prevede che tutti i padroni di cani portino sempre con sè in passeggiata una museruola, da mettere nel caso in cui venga loro richiesto.

Sarà ripreso anche l'obbligo di avere un guinzaglio lungo al massimo 1,5 metri per poter gestire meglio e più velocemente il cane nel caso di bisogno.

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