Trovato con un coltello "da lancio" illegale: in guai seri un 30enne
Diverse le persone denunciate dai Carabinieri lodigiani i giorni scorsi.

Un arresto per violazione misure dell'affidamento in prova, un denunciato per porto ingiustificato di armi e un altro denunciato per ingresso illegale nel territorio nazionale.
Le attività dei Carabinieri Lodigiani
I carabinieri delle Stazioni di Sant’Angelo Lodigiano e Tavazzano con Villavesco, nell’ambito delle rispettive giurisdizioni e, al fine di far rispettare le disposizioni in materia di contenimento del fenomeno epidemico “CORONAVIRUS”, nei serrati controlli delle ultime 24 ore hanno accertato oltre alle violazioni agli obblighi conseguenti all’emergenza sanitaria, anche la commissione di più gravi reati, procedendo infatti ad un arresto e a due deferimenti in stato di libertà.
Dalla comunità al carcere
Nel primo caso, sono stati i carabinieri di Sant’Angelo che il 27 aprile 2020 si sono presentati di buon’ora presso una comunità di recupero per tossicodipendenti della provincia, dando esecuzione al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano nei confronti di C.R., un pluripregiudicato 38enne nativo di Gela ma residente nel milanese, che in comunità stava appunto scontando la detenzione con il beneficio dell’affidamento per alcuni reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti commessi nel biennio 2017-2018, che sono solo gli ultimi di una serie a coronamento di una lunga carriera criminale iniziata nel lontano 1999. E siccome il provvedimento ne disponeva la contestuale associazione in carcere, dopo le formalità di rito C.R. è stato condotto a cura degli stessi operanti presso la Casa Circondariale di Lodi, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria emittente.
Denunciato per la detenzione di un coltello illegale
I deferiti alla Magistratura lodigiana sono invece P.A.M., un 30enne disoccupato con precedenti penali di Pieve Fissiraga, al quale gli stessi carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, durante un controllo in quel centro abitato eseguito di sera, hanno sequestrato un coltello “da lancio” modello “Kunai”, il cui porto è assolutamente illegale, risultando anche inottemperante al foglio di via obbligatorio dal citato comune. Il coltello sequestrato, da prassi, è stato trattenuto in carico dai carabinieri in attesa di essere consegnato al competente Ufficio Corpi di Reato.
Denunciato irregolare sul territorio
L’altro denunciato è il 28enne nigeriano E.A., abitante a Lodi, pure lui disoccupato e con precedenti di polizia alle spalle, che i carabinieri di Tavazzano con Villavesco hanno controllato nel pomeriggio del 27 aprile mentre se ne andava a spasso per quella via Garibaldi, accertando che oltre a violare le norme anti contagio perché immotivato a trovarsi in zona, era anche inadempiente all’ordine di allontanamento dallo stato italiano emesso dal Questore di Lodi nel mese di luglio dello scorso anno. Per questo motivo, quindi, allo straniero è stato notificato l’invito per recarsi i competenti uffici amministrativi e regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale.