Terrore sul bus dei bambini: voleva fare una strage FOTO
. L'obiettivo del 47enne era - forse - l'aeroporto di Linate dove avrebbe potuto compiere una strage.
Doveva essere una normale mattinata per i 51 studenti della scuola media “Vailati” di Crema. Invece, loro malgrado, si sono trovati a vivere l’incubo peggiore. Sequestrati su un autobus, minacciati di morte e finalmente liberati dal blitz dei carabinieri lungo la Paullese. Nei confronti dell’autore del gesto, il 47enne senegalese Ousseynou Sy, la Procura contesta anche l’aggravante di terrorismo.
Il sequestro
Tutto è iniziato intorno a mezzogiorno quando i ragazzi, studenti di due classi seconde della media “Vailati” di Crema, insieme a due docenti, si trovavano a bordo di un autobus di linea di Autoguidovie che li avrebbe dovuti riportare a Crema dopo aver svolto un’attività sportiva. Ma all’improvviso il conducente del mezzo, il 47enne da 15 anni alle dipendenze dell’azienda cremasca, ha cambiato strada imboccando la Paullese.
Le minacce
A quel punto avrebbe iniziato a minacciare tutti i presenti. “Da qui non esce vivo nessuno. Andiamo a Linate”. Nella sue mente, forse, aveva già pianificato tutto. Per questo e per l’impatto avuto sulla popolazione, la Procura ha deciso di contestare anche l’aggravante di terrorismo. L’obiettivo del 47enne era – forse – l’aeroporto di Linate dove avrebbe potuto compiere una strage.
Con due taniche di benzina, che aveva nascosto sul pullman, ha minacciato i presenti di morte. Ha versato la benzina e intimato a tutti di consegnare i cellulari. Alcuni bambini sono stati anche legati con fascette da elettricista. Uno dei ragazzini, però, con grande coraggio, è riuscito a tenersi il cellulare e ha chiamato i genitori in un disperato tentativo di chiedere aiuto.
L’inseguimento
I genitori allertati dal figlio hanno subito chiesto l’intervento del 112. I carabinieri, si sono gettati all’inseguimento del mezzo da Paullo e hanno approntato il posto di blocco sul ponte di Peschiera Borromeo nel timore che l’autobus riuscisse a raggiungere la Tangenziale. Il 47enne ha prima speronato l’auto dei militari ma poi ha perso il controllo del mezzo finendo contro il guardrail. A quel punto ha sparso la restante benzina e ha dato fuoco.
Il salvataggio
I carabinieri, però, sono riusciti prontamente a rompere alcuni finestrini e forzare le porte sul retro aprendo la via di fuga a tutti i presenti. Da brividi le immagini del video che ritrae proprio quegli istanti di fuga e le urla dei ragazzini spaventati. Il 47enne è riuscito, però, ad afferrare due ragazzini tenendoli sotto minaccia di un’arma, ma è stato bloccato e disarmato dai militari dell’Arma.
I feriti
Per fortuna nessuno dei ragazzini, né delle altre persone presenti, è rimasta ferita in modo grave. Sul posto sono giunte 11 ambulanze, 4 auto mediche, un’eliambulanza, ed è stata allertata per sicurezza la torre di controllo di Linate. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali, il più grave, ma in codice giallo si trova al De Marchi.
I ragazzi, insieme alle famiglie, giunte subito sul posto, hanno trovato riparo in un campo allestito dalla Croce rossa nel cortile di una scuole di San Donato Milanese. Qui hanno ricevuto le prime cure e il supporto psicologico sicuramente necessario.
L’arresto
Intanto il 47enne è stato fermato e arrestato. Il procuratore di Milano Francesco Greco aveva auspicato l’interrogatorio immediato, ma l’uomo è stato prima soccorso in seguito all’ustione riportata a un braccio. Alle Forze dell’ordine il plauso per l’intervento tempestivo e risolutivo mentre le indagini sono affidate ad Alberto Nobili dell’anti terrorismo milanese.
Le motivazioni
Al momento non è possibile dire con certezza se si sia trattato del gesto di un pazzo o di un vero attentato terroristico. E’ certo che il 47enne, al volante dell’autobus, abbia parlato delle morti nel Mediterraneo e di un’azione “per mettervi fine”.
Ma chi è Ousseynou Sy?
Il senegalese, in Italia dal 2004 e con cittadinanza italiana, era un dipendente di Autoguidovie da 15 anni. Sconcerto in azienda per il gesto che non si sarebbero mai aspettati. Il 47enne era passato alle dipendenze da un’altra azienda, ma ciò che lascia perplessi è il fatto che avesse già diversi e gravi precedenti penali tra cui guida in stato d’ebbrezza e violenza sessuale.
Molte le reazioni del mondo politico a partire da quella del Ministro dell’Interno Matteo Salvini e del Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana.