33enne in manette

Tenta di rubare un'auto a mani nude e aggredisce i Carabinieri intervenuti per fermarlo

I militari hanno dovuto arrestare l'uomo, che si è scoperto avere problemi psichiatrici.

Tenta di rubare un'auto a mani nude e aggredisce i Carabinieri intervenuti per fermarlo
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I Carabinieri di Lodi hanno arrestato un 33enne ivoriano per resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

La chiamata ai Carabinieri

All’ora di pranzo dello scorso 19 gennaio 2021, giorno della festa patronale a Lodi, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Lodi in servizio di controllo del territorio sono intervenuti in via Raffaello Sanzio a seguito della richiesta d’intervento di una donna che affacciatasi al balcone aveva notato un uomo che, a mani nude, stava tentando infrangere il vetro della sua macchina, ovviamente nell’intento di rubargliela.

L'uomo stava cercando di rubare un'auto a mani nude

I militari, prontamente intervenuti, si sono in effetti trovati davanti un uomo in evidente stato di agitazione, che alla vista dei militari, che come primo approccio hanno chiesto con fermezza di astenersi dal proseguire nella sua condotta delittuosa, vistosi scoperto, è andato ancora più in escandescenza, scagliandosi contro di essi colpendoli con calci, pugni ed anche sputi. Ne è nata una breve colluttazione durante la quale il soggetto ha reagito con una ferocia inaudita, tanto che si è reso necessario richiedere l’ausilio degli agenti della Polizia di Stato di Lodi, anche grazie ai quali è stato poi possibile bloccare il ladro e renderlo inoffensivo.

L'uomo soffre di problemi psichiatrici

Portato in caserma, è stato identificato per A.K., 33enne della Costa D’Avorio abitante proprio in via Sanzio di Lodi, del quale si è poi scoperto soffrire di problemi di natura psichiatrica, verosimilmente alla base della sua azione e reazione contro i carabinieri. In tutti i modi A.K. è stato arrestato per tentato furto aggravato e per lesioni aggravate a pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni, guaribili in cinque giorni, ed associato al carcere di Lodi in attesa delle determinazioni dell’A.G.

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