Stalking e violenza: dalla figlia che percuote la madre, al 20enne che spinge all'anoressia l'ex fidanzata
Nel giro di neanche due mesi il Questore di Lodi ha emesso ben cinque decreti di ammonimento sia per stalking che per violenza domestica.
Continua incessante l’attività della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato impegnata nell’arginare il fenomeno della violenza di genere. Attraverso le Misure di Prevenzione si cerca di contenere, sul nascere, situazioni pregiudizievoli.
In due mesi 5 decreti di ammonimento per stalking e violenza domestica: i casi
Il Questore di Lodi, negli scorsi mesi di dicembre e gennaio, ha emesso ben cinque decreti di ammonimento sia per stalking che per violenza domestica cui si aggiungono i due di seguito descritti, emessi in queste ore nei confronti di due giovani ragazzi.
Figlia 20enne aggredisce e percuote la madre
Il primo ammonimento, particolare perché vede protagonista una figlia che ha maltrattato la madre con percosse, minacce, offese, atteggiamenti provocatori e svilenti, è stato emesso nei confronti di una ragazza ventenne residente a Lodi, segnalata per l’uso di sostanze stupefacenti e con precedenti per rissa. Ulteriori ed analoghe condotte erano già state poste in essere nei mesi scorsi quando, a seguito di una violenta lite, ove erano intervenute anche le forze dell’ordine, la mamma era stata costretta a ricorrere a cure mediche con prognosi di nove giorni.
Ex fidanzato diventa persecutore
Il secondo episodio è stato emesso nei confronti di un ragazzo ventenne residente in Provincia che si è reso responsabile di atti persecutori (stalking) per aver molestato l’ex ragazza di soli 19 anni con continue ed assillanti telefonate, nelle quali la ingiuriava con epiteti svilenti, con ripetute incursioni presso i luoghi che la giovane frequentava, conoscendone la posizione in tempo reale, poiché le aveva installato sul cellulare, a sua insaputa, una applicazione di geo-localizzazione. Non pago delle sue condotte, il ragazzo ha fatto una vera e propria incursione nel parcheggio di un ristorante ove la vittima si trovava in compagnia di amici colpendone uno, per gelosia, con un pugno al viso. La ragazza, terrorizzata, si è recata presso la Divisione Anticrimine per raccontare il tutto e tentare interrompere tali condotte che l’hanno costretta, per seri disturbi alimentari, ad una considerevole perdita di peso e a intraprendere un percorso di sostegno psicologico.