Sportello Welfare apre a Casalpusterlengo: a sostegno dei malati cronici
Il terzo punto di accoglienza, ascolto e orientamento attivato dall’ASST a Casalpusterlengo si aggiunge ai due già operativi a Lodi e Sant’Angelo.
In continuità con quanto già in essere sul territorio e in un'ottica di massima capillarità e puntualità dell'informazione erogabile, l’apertura di un ulteriore sportello a Casalpusterlengo favorisce il potenziamento delle relazioni fra servizi specialistici, come sistema organizzato di attori territoriali.
Sportello Welfare
Lo Sportello Welfare infatti rappresenta la porta di accesso del cittadino al sistema di accoglienza e informazione della rete socio sanitaria; finalità principale dello Sportello è quella di fornire al servizio specialistico una risposta adeguata ad un bisogno individuato e quindi una situazione pronta per la presa in carico. A questo, come a tutti gli altri sportelli già presenti a Lodi e Sant’Angelo, possono accedere tutti i cittadini con bisogni sanitari, socio-sanitari e sociali della provincia di Lodi. L'attività dello Sportello, garantita da operatori formati sulle possibili diverse aree di fragilità dell'utenza, si articola:
- a Lodi in Piazza Ospitale 10 Padiglione Tansini - I° Piano dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 12.30 ( Telefono: 0371-374581);
- a Sant'Angelo Lodigiano - 1° piano Ospedale Delmati il Venerdì dalle 9.30 – 12.30
( Telefono 0371-373352)
- a Casalpusterlengo – 1° piano dell’Ospedale il Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 15 ( Telefono 0377-924637) Per contattare lo sportello tramite mail: suw@asst-lodi.it.
Lo Sportello Unico del Welfare è formato da un gruppo di professionisti qualificati che forniscono:
- l'ascolto del bisogno del cittadino, con competenza e attenzione
- un' adeguata lettura delle necessità portate, affiancando l'utente nella decodificazione del bisogno
- l'orientamento della persona alle possibili opzioni risolutive
- l'accesso alla rete dei servizi meglio rispondenti alle necessità della persona
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Assistenza al cronico
Concretamente l’attività dello Sportello si realizza attraverso l’ascolto e la decodifica del bisogno del cittadino mettendo in campo tutte le competenze professionali necessarie per poterlo informare, indirizzare, orientare e supportare nell'istruttoria delle richieste di aiuto all'utenza fragile (Dgr regionali, supporto nella compilazione della modulistica di accesso ai vari benefici, ecc.). Inoltre, attraverso le varie fasi della presa in carico di competenza è possibile la costruzione di un progetto individuale da parte del servizio specialistico stesso. “In linea con la nuova riforma sanitaria di Regione Lombardia che chiede a tutti gli operatori del sistema di passare “dalla cura”al “prendersi cura” adottando modelli inclusivi in grado di consentire una migliore pianificazione e gestione delle risorse già disponibili - commenta il Direttore Socio Sanitario Dottor Paolo Bernocchi - gli Sportelli Unici del Welfare rappresentano l’anello operativo per il recepimento unificato della domanda di servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. La specificità, la tempestività e la completezza delle risposte ai bisogni espressi risponde alla logica della “presa in carico” della persona e della sua famiglia. L'esistenza dello Sportello Welfare, inteso non solo come luogo fisico unico ed in collegamento con gli snodi principali della rete d'offerta socio-sanitaria ma anche come modo unico di affrontare e gestire le problematiche poste dai cittadini, conferma la validità del modello “Centro per la Famiglia” costituito dalle varie unità d'offerta dell'ASST in primis ed identificato nel sistema dei singoli servizi specialistici: esso si configura come la porta di accesso principale al sistema di Welfare aziendale”.
Validità del modello
Il Direttore Generale Massimo Lombardo è certo della validità di questo modello: “L'obiettivo è quello di garantire all’utente e alla famiglia risposte puntuali, tempestive, appropriate e aggiornate, riscontri a richieste di aiuto rappresentate e/o inespresse, interventi informativi ed orientativi, nonché di accompagnamento all'accesso ai servizi, con modalità uniformi. Anche l’organizzazione aziendale e il lavoro dei medici e degli operatori ne trae vantaggi importanti: lo Sportello è uno spazio unificato di primo ascolto del bisogno e supporto alla relativa prima analisi per razionalizzare i percorsi di accesso e presa in carico dell'utente e “sganciare” tempi di lavoro ai servizi specialistici, consentendo così ai singoli servizi di area una maggiore dedizione alla presa in carico, all'équipe e alla rielaborazione e monitoraggio della casistica, ai flussi regionali, ecc.” Lo Sportello supera quindi la logica separativa e la frammentarietà dei servizi, potenziando la cultura, la competenza e conoscenza della famiglia da una lato e dall'altro la sua capacità di “fare rete” con i servizi.