Spaccio di eroina e cocaina fino nel Lodigiano: tre arresti della polizia nel Milanese
Tra Rogoredo e San Donato Milanese tre arresti per spaccio: regno dell'eroina a poca distanza dal confine con la provincia di Lodi.
Tre arresti per spaccio di stupefacenti
La Polizia di Stato, nel corso del servizio straordinario di contrasto allo spaccio di droga tra le stazioni ferroviarie di Rogoredo e di San Donato Milanese, a poca distanza dalla provincia di Lodi, ha arrestato un cittadino tunisino e due cittadini marocchini per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ha sequestrato diverse dosi di stupefacente pronte per la vendita al dettaglio.
L’attività svolta dagli agenti della Squadra Mobile, del Commissariato Mecenate e della Polizia Ferroviaria, nel corso della quale sono state controllate 230 persone, delle quali 49 risultate avere precedenti di polizia, è il seguito dei servizi predisposti dal questore Giuseppe Petronzi nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno e che, nelle ultime tre settimane, ha portato all’arresto di 11 persone.
Agenti in borghese tra i tossicodipendenti
Dopo una prima fase di documentazione attraverso fototrappole, posizionate in diverse postazioni, i poliziotti, che hanno bonificato un’area recentemente utilizzata dai pusher per spacciare nascosti nella ormai scarna vegetazione, hanno individuato la dinamica di spaccio e individuato un pusher, cittadino tunisino di 56 anni, accerchiato da diversi tossicodipendenti che stavano acquistando le sostanze stupefacenti, posizionato sotto il ponte della tangenziale est, in un’area dove gli spacciatori si ritengono al sicuro.
I poliziotti tuttavia in abiti civili e grazie alle immagini ricavate dalle fototrappole, sono riusciti ad avvicinarsi alla postazione di spaccio confondendosi con i tossicodipendenti.
Regno dell'eroina vicino al confine col Lodigiano
Il 56enne è stato bloccato mentre aveva tra le mani un sacchetto di cellophane contenente 32 grammi di eroina e 3 grammi di cocaina. Per terra, proprio dove era seduto lo spacciatore, è stato trovato un bilancino di precisione mentre, nel suo giubbotto, sono stati trovati circa 200 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio.
Nel frattempo, poco distante dal luogo dell’intervento, altri poliziotti in abiti civili, appostati per coprire eventuali vie di fuga dello spacciatore, hanno notato un cittadino marocchino di 59 anni che aveva tra le mani un sacchetto di colore bianco e che cercava di nascondere qualcosa vicino ai binari della ferrovia. Immediatamente fermato, è stato trovato in possesso di 30 grammi di eroina, di 30 grammi di hashish e di 250 euro suddivisi in monete e banconote di piccolo taglio.
Confondendosi con i tossicodipendenti i poliziotti, poi, sempre grazie alle immagini ricavate dalle fototrappole, sono riusciti ad avvicinarsi a un’altra postazione di spaccio nei pressi di uno stabile in stato di abbandono: lì hanno sorpreso un cittadino marocchino di 26 anni che vendeva la sostanza stupefacente a diversi tossicodipendenti e che aveva tra le mani un sacchetto di cellophane con 25 grammi di eroina e 12 grammi di cocaina. Per terra c’erano 3 bilancini di precisione e, in una tracolla che lo spacciatore indossava, gli agenti hanno trovato mille e 200 euro.
Anche reati in materia di immigrazione
Nel corso del servizio, volto a scardinare l’attività di spaccio di droga da parte degli ultimi pusher presenti nell’area, sono stati anche indagati due cittadini per reati in materia di immigrazione, un cittadino comunitario è stato accompagnato in Questura per la notifica di un provvedimento emesso nei suoi confronti e un italiano è stato sanzionato amministrativamente per l’attraversamento dei binari.