Mairago

Sgominata piazza di spaccio nel Lodigiano, arrestati due fratelli pusher

Dopo averli colti sul fatto, gli agenti hanno perquisito l'abitazione dei ventenni ecuadoriani ritrovando due chili di droga

Sgominata piazza di spaccio nel Lodigiano, arrestati due fratelli pusher
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I fratelli beccati mentre spacciavano non potranno allontanarsi dal comune di residenza in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Piazza della droga a Mairago, due arresti

Un'importante operazione antidroga è stata portata a termine nel corso della giornata di venerdì 20 settembre 2024 dalla Squadra Mobile della Polizia di Lodi. Due fratelli di 21 e 25 anni di origine ecuadoriana, accusati di aver creato una piazza di spaccio a Basiasco, piccola frazione del comune di Mairago, sono stati colti in flagranza di reato e arrestati.

I due giovani sono responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e la loro cattura segna un nuovo passo nella costante attività di contrasto al traffico di droga nella provincia. L’operazione, che ha permesso di identificare la piazza di spaccio, è frutto di giorni di indagini condotte dalla Sezione Antidroga.

Rinvenuti due chili di droga

Gli agenti, dopo un'attenta attività investigativa, sono intervenuti per una perquisizione mirata nell’abitazione dei due fratelli con il supporto di un’unità cinofila specializzata della Guardia di Finanza di Milano. Il risultato è stato notevole: sono stati sequestrati 1636.31 grammi di hashish e 369.24 grammi di marijuana.

Non solo, oltre alla droga è stato ritrovato un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e una considerevole somma di denaro. I proventi del traffico di droga. Un sequestro di questa portata rappresenta senza dubbi un colpo significativo alla rete di spaccio locale.

Obbligo di dimora per gli spacciatori

Un dettaglio curioso emerso durante l’operazione è la presenza di adesivi sulle confezioni di stupefacenti, riportanti il nome di Netflix. Questo particolare conferma una tendenza consolidata tra i trafficanti di droga: utilizzare simboli di marchi famosi come una sorta di firma.

In base al marchio associato si capisce la qualità del prodotto che viene reso immediatamente riconoscibile tra i clienti. Questa pratica, sempre più diffusa, dimostra come il mercato della droga sfrutti l’immaginario collettivo per veicolare un messaggio implicito ai consumatori. Come un codice segreto di comunicazione.

Il giorno successivo all’arresto, i due fratelli sono stati portati davanti al giudice per il giudizio direttissimo. A seguito dell’udienza, il magistrato ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora. I due, ora, non potranno allontanarsi dal comune di residenza in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

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